"Rinnovare il dialogo tra Zagabria e Belgrado", questo l’obiettivo prioritario della Comunità serba in Croazia. "Se a promuoverlo sono le rispettive minoranze nazionali nei due paesi, che spesso sono gli elementi più vulnerabili e deboli della società, allora è ancora più rilevante" ha affermato Milorad Pupovac, presidente dell’istituzione apicale che accomuna quasi 150 Consigli locali e regionali della minoranza serba ed è leader del maggior partito dei serbi in Croazia, partner della coalizione di governo. Ieri Pupovac e Tomislav Žigmanov, rappresentante della comunità croata in Serbia e dall’ottobre scorso Ministro per i diritti umani e minoritari del governo belgradese hanno sottoscritto una Dichiarazione sulla collaborazione tra le due etnie. Una collaborazione che Žigmanov ha definito "naturale perchè deriva non dalle convinzioni ideologiche e politiche bensì dall’essenza stessa dell’essere minoranza". Convinzioni che saranno sicuramente ribadite pure oggi, al tradizionale ricevimento per il Natale ortodosso che vedrà presenti, oltre che ai vertici del governo croato, pure il vice-premier nonché capo diplomazia di Belgrado Ivica Dačić. Il suo arrivo è stato commentato ieri dall’omologo croato Gordan Grlić Radman. "Non nutro grandi aspettative anche perché le nostre posizioni sono chiare e inderogabili" ha detto ribadendo la necessità di risolvere la questione degli scomparsi, dei risarcimenti agli internati e dei processi per crimini di guerra. "Da paese europeo attendiamo dalla Serbia un dialogo sincero e promesse credibili" ha detto Grlić Radman che, pur non avendo in agenda un colloquio ufficiale, ha espresso la disponibilità di prendere un caffè con l’ospite belgradese. (lpa)

Foto: BoBo
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