Lo scrittore e saggista Salman Rushdie, da decenni bersaglio di minacce di morte per aver scritto nel 1988 i Versetti Satanici, è stato ferito al torace e al collo da un'arma da taglio. Respira con l'aiuto di un ventilatore polmonare e molto probabilmente rimarrà senza un occhio, ha detto il suo agente al New York Times. I nervi del suo braccio sono stati recisi e il suo fegato è stato ferito e danneggiato. Rushdie non riesce a parlare e che le sue condizioni di salute sono pessime, ha precisato il suo agente.
L'aggressore lo avrebbe colpito o accoltellato dalle 10 alle 15 volte, secondo testimoni l'attacco sarebbe durato circa 20 secondi. Da un filmato si evince che i partecipanti all'evento hanno soccorso il settantacinquenne dopo l'aggressione, i soccorritori lo hanno successivamente trasportato in ospedale in elicottero, dove è stato sottoposto a intervento chirurgico, durato diverse ore.
Nell'attacco anche il moderatore dell'evento ha riscontrato ferite alla testa, ma è già stato dimesso dall'ospedale.
Per l'aggressione è stato fermato e arrestato un ventiquattrenne del New Jersey, Hadi Matar, di origini mediorientali; il motivo del gesto resta ancora da chiarire. L'aggressore, hanno riferito i testimoni, indossava una maschera nera. Secondo fonti della polizia, il giovane ha simpatie per le autorità iraniana e Pasdaran ed aveva una patente falsa intestata ad un martire. Il giornale iraniano più conservatore, il Kayhan, si è intanto congratulato con lui: "Bravo a questo uomo coraggioso", scrive il quotidiano.
Un anno dopo la pubblicazione dei Versetti satanici, libro bandito in Iran perché considerato blasfemo, l'ayatollah Khomeini lanciò una fatwa contro lo scrittore indiano offrendo una taglia di 3 milioni di dollari come ricompensa per la sua morte. La guida suprema Ali Khamenei ha rinnovato la fatwa nel 2017, e nel 2019 via Twitter.
E. P.