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Il segretario di Stato americano, Anthony Blinken, ha promesso che le evacuazioni di cittadini americani e afghani a rischio non termineranno il 31 agosto, citando accordi pubblici e privati con i talebani.
La cancelliera, Angela Merkel, ha affermato che la Germania continuerà "la missione di evacuazione il più a lungo possibile", in modo che gli afghani che hanno aiutato i tedeschi sul posto "possano lasciare il Paese".
L'evacuazione della Gran Bretagna da Kabul dovrebbe terminare entro 24-36 ore secondo quanto anticipato dal quotidiano The Guardian. L'esercito statunitense ha invece bisogno di 2-3 giorni per concludere le proprie operazioni.
Si è concluso il vertice G7 in videoconferenza sull'Afghanistan, convocato dalla presidenza britannica.
Si registrano ancora scontri all'aeroporto di Kabul, con una vittima, un soldato afghano, ucciso da un gruppo di assalitori di cui non si conosce l'identità.
Al vertice G7 di domani, il premier britannico, Boris Johnson, chiederà al presidente statunitense, Joe Biden, di prorogare il termine per l'evacuazione dei cittadini dei paesi occidentali e dei loro collaboratori dall'Afghanistan oltre il 31 agosto.
Secondo la Nato sono almeno una ventina le persone decedute schiacciate tra le migliaia di persone ammassate ogni giorno fuori dall'aeroporto di Kabul, dallo scorso 15 agosto, durante le evacuazioni per tentare di fuggire.
Si tratta però di una tendenza condivisa anche negli altri paesi europei, e che punta sulle reti mobili e sulle reti internet ad alta velocità.
Una decina i media coinvolti, da quotidiani come Politika, Kurir o Informer, all'agenzia stampa Tanjug, per arrivare all'emittente pubblica RTS e ai canali tv Prva e B92, tutte testate note per l'atteggiamento positivo nei confronti del governo
Ancora problemi all'aeroporto di Kabul, dove i militari hanno usato i lacrimogeni per disperdere la folla. Intanto i talebani entrano nelle case di ex attivisti a cercare armi e documenti.
Incontro in videoconferenza ieri dei ministri degli Esteri del G7 sulla situazione in Afghanistan, convocato dalla presidenza britannica.
È di almeno 4 morti ed 8 feriti il bilancio della repressione talebana di una manifestazione nella città di Asadabad.
L’Alto rappresentante dell'Unione Europea Josep Borrell, ha dichiarato che “quanto accaduto in Afghanistan solleva molte questioni sull'impegno occidentale, e su quanto siamo stati in grado di fare”.
Scontri in Afghanistan, a Jalalabad, dove i talebani hanno issato la loro bandiera al posto di quella nazionale. Si parla di due morti ed una dozzina di feriti. Abbattute anche alcune statue di eroi sciiti locali.
Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, durante la prima conferenza stampa organizzata dal movimento dopo aver preso il potere a Kabul, ha affermato che “questo è un momento di orgoglio per l'intera nazione".
Accanto alla necessità di evacuare profughi e personale straniero, i governi occidentali cercano di stabilire un canale di dialogo con i Talebani, ma la Cina sembra già in vantaggio.
Il presidente statunitense afferma che la missione dell’esercito americano in Afghanistan non è mai stata pensata per costruire una nazione.
Il primo a rispondere all'appello è stato il premier albanese Edi Rama. In un messaggio su Facebook, Rama ha confermato la disponibilità del paese.
Nell'aeroporto, preso d'assalto da molti cittadini afghani nella speranza di lasciare il paese, si stanno imbarcando diplomatici, militari, e operatori stranieri, ma c'è preoccupazione per le migliaia di collaboratori afghani che rimarranno nel paese.
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