Il Presidente turco Erdogan ha reso noto che Russia, Ucraina, ONU e Turchia hanno firmato l'accordo per i corridoi per l'esportazione del grano ucraino attraverso il Mar Nero. L'accordo riguarda il porto di Odessa e altri due. Il primo effetto dell'accordo e' il crollo del prezzo del grano su scala mondiale. L'intesa, firmata separatamente da Ucraina e Russia con ONU e Turchia, quindi non direttamente tra Kiev e Mosca, consentira' il trasporto del frumento ucraino attraverso i porti del Mar Nero, attualmente bloccati dalla Marina Militare russa. Non sono stati resi noti i dettagli dell'accordo, ma la scorsa settimana era stato concordato un piano provvisorio che prevedeva controlli congiunti delle navi in partenza e in arrivo nei porti oltre a un meccanismo per garantire la sicurezza delle rotte di trasferimento. Inoltre sara' istituito a Istanbul un centro di coordinamento per la spedizione delle esportazioni con la supervisione di funzionari ONU oltre che turchi, russi e ucraini. L'intesa non presuppone che navi russe scortino i cargo ucraini, e nel caso si rendessero necessarie ispezioni sui cargo ucraini a condurle saranno gruppi congiunti. Secondo fonti vicine al dossier una delle componenti piu' importanti sono le garanzie di sicurezza per la navi da carico secco. Si stima che l'avvio delle esportazioni consentira' il passaggio di almeno 25 milioni di tonnellate di grano ucraino, azione che contribuirebbe ad alleviare la crisi alimentare che in numerosi paesi e' stata acuita dalla guerra in corso. E' tornato ai livelli precedenti all'attacco russo il prezzo del frumento. Il grano tenero viene scambiato come lo scorso 16 febbraio, meno 2,64 per cento, come pure il grano duro, meno 2,32. Il Cremlino ha evidenziato che la Russia ritiene che l'accordo sia importante perche' i canali di approvvigionamento del mercato globale dovrebbero essere sbloccati a causa dell'incombente crisi alimentare.
Franco de Stefani