Se il Parlamento non si accorderà per anticipare le elezioni generali al 2023, il governo presenterà due iniziative legislative di riforma costituzionale in modo da permettere il voto entro la fine dell'anno. Questo quanto dichiarato dalla presidente della repubblica peruviana Dina Boluarte all'indomani delle nuove dure proteste antigovernative a Lima in cui ci sono stati feriti e un morto. Il rigetto da parte dei parlamentari di anticipare le elezioni nell'ambito della mobilitazione popolare in atto da sette settimane, secondo la premier avrebbe creato "un vuoto giuridico inaccettabile".
Boluarte ha quindi reso noto che il primo progetto di legge di iniziativa governativa prevede che le elezioni si svolgano la seconda domenica di ottobre 2023, abbreviando il mandato sia del governo, sia del Parlamento. L'organo legislativo, ha assicurato, ha tempo fino al 28 febbraio per approvare la legge che renderà possibile il voto. La seconda proposta, ha proseguito, è un disegno di legge in cui ci si prefigge che il prossimo Parlamento affidi alla sua Commissione costituzionale un progetto di riforma totale della Costituzione del 1993.
Si intende, così, venire incontro alle richieste dei manifestanti che stanno rimpiendo le piazze dallo scorso 7 dicembre, quando fu destituito e incarcerato il presidente Pedro Castillo. Il bilancio attuale delle manifestazioni è di almeno 58 morti e 1.500 feriti.
Barbara Costamagna