L'elezione di Xi Jinping è avvenuta nel corso della terza sessione plenaria della quattordicesima Assemblea Nazionale del Popolo, l'organo legislativo del Parlamento cinese, in corso nella Grande Sala del Popolo su piazza Tiananmen. Xi già alla guida del Partito Comunista si riconferma anche al vertice delle Forze Armate, e resterà quindi comandante in capo dell'Esercito popolare di liberazione. A 69 anni, Xi ha superato l'età pensionabile informale di 68 anni e potrebbe essere in grado di governare per tutta la vita. Infatti, nessuno, al termine di questi 15 anni, sarà stato leader della Cina per un periodo più lungo a parte Mao Tse-tung che ebbe il potere dal 1949 al 1976. Il terzo mandato di 5 anni di Xi Jinping è stato decretato dal Congresso nazionale del popolo, come ampiamente pronosticato, con 2.952 voti favorevoli e nessun contrario. Xi ora ha via libera per i suoi piani legati alla più grande riorganizzazione del governo degli ultimi anni.
Al termine del voto, Xi ha prestato giuramento tra grandi applausi. Han Zheng è stato eletto vicepresidente. Il ricambio della classe dirigente proseguirà domani, quando è in agenda l'elezione del nuovo primo ministro, che si prevede sia Li Qiang, fedelissimo di Xi, eletto membro del Comitato Permanente del Politburo - vertice decisionale del Pcc, di cui fa parte lo stesso Xi - allo scorso Congresso del partito.
Il terzo mandato alla guida della Cina si apre con le tensioni nello Stretto di Taiwan e la partnership "senza limiti" con la Russia.
Tra i primi a congratularsi per la sua rielezione è stato proprio il Presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta la Tass. Putin si è detto fiducioso che insieme al leader cinese sarà in grado di incrementare la fruttuosa cooperazione bilaterale in vari campi. Putin, inoltre, ha sottolineato che la Russia apprezza molto il contributo personale di Xi Jinping al rafforzamento delle relazioni di cooperazione globale e di interazione strategica, tra Mosca e Pechino.
Corrado Cimador