Foto: EPA
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Un incontro che ha confermato le premesse iniziali. Elemento centrale è stato l'annuncio di un pacchetto di aiuti militari di almeno 40 miliardi di euro per l'Ucraina, da erogarsi "entro il prossimo anno". Queste risorse saranno cruciali per rafforzare le capacità di difesa del paese e contrastare l'aggressione russa. Kiev, è stato detto, nel corso di questi due anni di conflitto, ha compiuti passi significativi verso l'integrazione con gli standard della NATO e la porta dell'adesione è aperta poiché è solo questione di tempo. Durante i diversi interventi e incontri bilaterali, con un ringraziamento per il supporto da sempre ricevuto, il Presidente ucraino Zelensky ha insistito nuovamente sulla necessità che gli alleati eliminino qualsiasi vincolo all'utilizzo delle armi in loro possesso: "Se vogliamo vincere, se vogliamo prevalere, se vogliamo proteggere e difendere il nostro Paese, tutte le restrizioni devono essere rimosse." A seguito delle altre dichiarazioni congiunte dei leader, riguardanti il fatto che la Russia sia l'unico colpevole dell'offensiva, che rappresenti una seria minaccia per l'Europa e che la Cina sia sua complice, Mosca ha duramente criticato l'Occidente di non sostenere il dialogo ma anzi di voler portare tutti verso un nuovo conflitto mondiale. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha inoltre accusato i leader di voler sconfiggere strategicamente la Russia. Infine, gli USA e la Germania hanno annunciato che inizieranno a dispiegare capacità missilistiche a lungo raggio sul territorio tedesco dopo il 2026 prima in modo "episodico e poi duraturo", al fine di dimostrare il loro impegno nell'alleanza nordatlantica e nella difesa del continente europeo di fronte al conflitto russo in Ucraina. Mosca ha prontamente risposto assicurando una "risposta militare a questa nuova minaccia, senza ansia ed emozioni.”