In prossimità del suo insediamento ufficiale, Donald Trump si trova nuovamente al centro dell'attenzione mediatica a seguito di alcune dichiarazioni di carattere marcatamente provocatorio, destando allarme tra gli osservatori della scena politica internazionale. In un momento così delicato per la Casa Bianca, si attendeva un approccio più conciliante e volto a rassicurare i partner internazionali. Tuttavia, le parole del repubblicano sembrano allontanare questa prospettiva, alimentando timori di una possibile escalation delle tensioni diplomatiche. Da mesi Trump sta lanciando avvertimenti agli alleati della NATO, affermando che Washington valuterà attentamente l'opzione di recedere dall'Alleanza Atlantica qualora non venissero riconosciuti e trattati con l'equità che ritengono spettante ad una potenza mondiale. Il Presidente ha posto una condizione esplicita al mantenimento dell'impegno statunitense all'interno della NATO: gli alleati devono dimostrare una maggiore solidarietà finanziaria e militare, sostenendo in misura più equa i costi comuni della difesa collettiva. L’incremento proposto, che eleva dal 2 a 5% del PIL sarebbe indispensabile per garantire la sicurezza dell'Alleanza stessa. Ha poi proseguito delineando le sue aspirazioni a un ulteriore ampliamento del proprio potere, annunciando l'intenzione di estendere il controllo degli Stati Uniti su aree di fondamentale importanza strategica come il Canale di Panama e la Groenlandia. Inoltre, ha promesso di esercitare pressioni economiche sul Canada per allinearlo più strettamente alle politiche statunitensi, ha proposto di cambiare nome al Golfo del Messico rinominandolo in Golfo d'America e ha dichiarato di voler riprendere le trivellazioni offshore, precedentemente vietate da Biden. Le sue affermazioni sono state fortemente condannate dai Paesi menzionati: il ministro degli Esteri panamense Javier Martinez-Acha ha ribadito la ferma volontà del Governo di difendere l'intangibilità della sovranità panamense sul Canale, un bene "non negoziabile" di fondamentale importanza. Riguardo la Groenlandia, formalmente controllata dalla Danimarca, la Francia ha fatto sapere che l'Unione Europea non tollererà alcuna violazione della sovranità di uno dei suoi membri. Ha, tuttavia, sottolineato l'importanza di una maggiore preparazione militare dell'UE per garantire la difesa dei suoi interessi.
Alessia Mitar