Il suo trasferimento in Arabia Saudita ha provocato un'eco impossibile da ignorare, tra chi ha criticato la scelta di andare a 'svernare' in un campionato così poco competitivo e chi invece - con onestà intellettuale - ha riconosciuto quanto fosse difficile per Cristiano Ronaldo rifiutare un'offerta tanto importante. In procinto di compiere 38 anni - il 5 febbraio - Cristiano Ronaldo ha firmato per l'Al Nassr, squadra della capitale. Giocherà per il club saudita per le prossime due stagioni e mezzo e fungerà da ambasciatore per il Paese che si candida a ospitare i Mondiali del 2030, insieme a Egitto e Grecia. Sommando lo stipendio da calciatore con quello da ambasciatore, il compenso sarà di circa 1 miliardo da qui al 2030. Forse l'obiettivo di CR7 è competere con Messi anche fuori dal campo, dopo che il campione argentino ha accettato la corte del Paris Saint Germain di proprietà degli Emiri del Qatar, dove si è svolta l'ultima edizione della coppa del mondo di cacio.
«Il più grande atleta del mondo si unisce ufficialmente all'Al Nassr», ha affermato con orgoglio il presidente del club Musli Al-Muammar al momento della presentazione. La squadra del controverso erede al trono del Paese mediorientale ha descritto la firma come storica e ritiene che la stella portoghese ispirerà il club, «il nostro campionato, la nostra nazione e le future generazioni di ragazzi e ragazze a essere la migliore versione di se stessi». E chi sa che non andrà proprio così, d'altronde nessuno aveva mai immaginato un'edizione del mondiale in autunno.
Per i milioni di fan dell'ex fuoriclasse di Sporting, United, Real Madrid e Juventus, però, sarà complicato seguirne le gesta nella Saudi Pro League, vista la scarsa copertura mediatica. Nell'attesa, tifosi e appassionati possono tornare a seguire il campionato di serie A, che riprende oggi dopo un'assenza di quasi 2 mesi con una giornata che si svolgerà in turno unico. Inizio all'ora di pranzo con Salernitana-Milan e Sassuolo-Sampdoria, chiusura affidata a Udinese-Empoli e Inter-Napoli, scontro questo che darà più di qualche indicazione per la corsa al primato.
Valerio Fabbri