Sul fronte lotta al Covid "al G7 è emerso il chiaro obiettivo di vaccinare la popolazione mondiale e mettere fine alla pandemia nel 2022" si legge nel comunicato finale del summit. Decisa la donazione di un miliardo di vaccini ai Paesi in via di sviluppo. In primo piano anche i rapporti con Cina e Russia. Il G7 e la Cina sono "concorrenti in campo economico e rivali sistemici quando si tratta di diritti umani e democrazia" ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Riguardo a Pechino nella dichiarazione finale arriva un testo meno duro rispetto alla proposta americana, nel quale la Cina viene indicata come "rivale" sui diritti umani, con riferimenti alla denuncia del lavoro forzato imposto alla minoranza musulmana degli Uiguri e al rispetto delle libertà a Hong Kong, ma non mancano richiami ad aree di cooperazione, in particolare sul clima.
Approvata l'idea del piano lanciato dagli Stati Uniti in alternativa alla Via della Seta e la richiesta di una indagine "trasparente" sulle origini del Covid. Per il G7 è importante convincere che "l'investimento con noi non ha impegni e legami rispetto" alla Via della seta cinese. A parlare è ancora Ursula Von der Leyen. La maggior parte dei leader, compreso Joe Biden, si ritroveranno a Bruxelles per il vertice Nato. Poi mercoledì 16, il capo della Casa bianca è atteso a Ginevra dove avrà il primo faccia a faccia in qualità di presidente con l'omologo russo Vladimir Putin. (a.c.)
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