Foto: EPA
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Al centro della discussione al vertice G7 straordinario, il coordinamento delle evacuazioni degli stranieri e di parte degli afgani considerati maggiormente in pericolo. Il capo dello Stato americano, Joe Biden, ha confermato il ritiro delle truppe Usa dal Paese entro fine mese, nonostante le richieste di estendere il termine del premier britannico, Boris Johnson, seguito dal leader dell'Eliseo, Emmanuel Macron, e dai vertici dell'Unione europea. Sul tavolo al G7 anche le misure diplomatiche da assumere per favorire la tutela dei civili e dei loro diritti e l'accesso degli aiuti umanitari.
I talebani intanto non permettono più ai cittadini afghani di raggiungere l'aeroporto di Kabul e chiedono di "non incoraggiarli a partire". Lo ha riferito un portavoce del movimento, precisando che al momento "le donne a Kabul non possono lavorare perché manca la sicurezza, ma torneranno quando la situazione si sarà stabilizzata".
Per il momento non è ancora stato confermato l'incontro fra il leader talebano e il capo della CIA, William Burns.

Foto: AP
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L'Unione europea - nel contempo - ha evacuato tutto lo staff della sua delegazione e le loro famiglie dall'Afghanistan, ad eccezione di alcuni funzionari che lavorano all'aeroporto di Kabul. Lo ha reso noto un portavoce della Commissione Ue. Si tratta in tutto di oltre 400 persone. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha inoltre annunciato un aumento degli aiuti umanitari all'Afghanistan.
Commentando le affermazioni del premier sloveno, Janez Janša, su Twitter, su come l'Ue non aprirà corridoi umanitari per i profughi dall'Afghanistan, Bruxelles ha spiegato che l'Unione, come anche gli altri paesi che hanno collaborato nelle missioni Nato in Afghanistan, hanno il dovere di occuparsi delle persone in pericolo, tra cui giornalisti e difensori dei diritti umani, e in generale donne e ragazze. Il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, non ha voluto rispondere alla domanda posta dall'Agenzia di stampa slovena, STA, se la posizione, espressa da Janša su Twitter, sia anche la posizione ufficiale congiunta della Commissione.
Il ministro deli Esteri, Anže Logar, ha intanto affermato che - oltre ai collaboratori dell'Esercito sloveno in Afghanistan e alle loro famiglie - la Slovenia è pronta ad accogliere fino a cinque cittadini afghani. Fonti diplomatiche di Bruxelles hanno ribadito che quasi tutti i Paesi dell'Unione europea, ad eccezione di Ungheria e Austria, si sono offerti di accogliere profughi afghani. Secondo un tweet del capo dicastero dell'Interno sloveno, Aleš Hojs, un dibattito a riguardo a livello e potrebbe tenersi durante il vertice dei ministri dell'Interno, martedì prossimo.


E. P.