Foto: Reuters
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I talebani devono garantire la sicurezza di chi intende lasciare il Paese dopo la loro ascesa al potere, si legge nella dichiarazione finale del summit del G7. I ministri si sono impegnati a cooperare con altri partner internazionali per sostenere "una soluzione politica inclusiva" per il futuro dell'Afghanistan, invocando comunque la fine delle violenze e il rispetto dei diritti umani, inclusi quelli "delle donne, dei bambini, delle minoranze". I capi delle diplomazie di Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Giappone, Francia, Canada e Italia, hanno anche fatto un appello ai talebani a garantire agli afghani che vogliono lasciare il Paese una via d'uscita sicura e all'accesso degli aiuti umanitari.
Il premier britannico, Boris Johnson, ha sottolineato che durante il summit è stata anche evidenziata "la gravità della situazione" attuale in Afghanistan dopo il completamento del ritiro dei residui contingenti Nato.
Intanto oggi i Ministri degli esteri dell'Alleanza Atlantica si riuniranno in videoconferenza per discutere della situazione in corso in Afghanistan e sull'approccio congiunto da adottare in seguito alla presa di potere da parte dei talebani. Al vertice parteciperà anche il ministro degli Esteri sloveno, Anže Logar.
Il summit arriva in seguito alla riunione degli ambasciatori Nato di martedì, durante la quale il segretario generale, Jens Stoltenberg, aveva detto che nelle ultime settimane c’è stato un collasso militare e politico imprevedibile. La leadership afghana ha fallito nel trovare una soluzione politica.
Stoltenberg ha inoltre parlato con il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, riguardo la preparazione di un incontro virtuale dei ministri degli Esteri sull'Afghanistan. I due hanno sottolineato "l'importanza di un coordinamento costante per un'evacuazione sicura e ordinata di partner alleati e afgani".


E. P.