Foto: Pixabay
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Nel mondo, circa 774 milioni di bambini, un terzo della popolazione infantile globale, sono esposti ai rischi derivanti dalla povertà e dalla crisi climatica, senza un adeguato accesso a cibo, acqua, assistenza sanitaria e istruzione. Tra luglio 2023 e giugno 2024, ben 766 milioni di bambini sono stati colpiti da ondate di calore estreme. In occasione della Giornata della Terra, Save the Children denuncia questa situazione. Il 2024 è stato l'anno più caldo degli ultimi 175 anni, con un incremento di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. L'Europa ha registrato il riscaldamento più rapido, con un aumento medio di +2,4°C. I bambini sono i più vulnerabili a questa crisi climatica, che sta aggravando malattie respiratorie come l'asma e compromettendo la salute mentale. In alcuni Paesi, la crisi ha accentuato le disuguaglianze e l'insicurezza alimentare. Le ondate di calore colpiscono anche l'istruzione, provocando la chiusura delle scuole e la perdita di giorni di lezione. In Pakistan, nel maggio 2024, 26 milioni di bambini hanno dovuto saltare le lezioni a causa del caldo estremo. Tra il 2022 e il 2024, oltre 400 milioni di bambini in 81 Paesi hanno subito interruzioni scolastiche. Save the Children chiede un impegno urgente a livello globale per proteggere i diritti dei bambini e garantire un futuro sostenibile. Si sottolinea l'importanza di rafforzare la cooperazione internazionale in vista della COP30. Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children, ha esortato i governi a intensificare gli sforzi per affrontare la crisi climatica e proteggere il futuro delle nuove generazioni.

Corrado Cimador