"In Ucraina abbiamo bisogno di pace. Una pace giusta, in conformità con la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e le risoluzioni dell'Assemblea generale", ha affermato Guterres durante la tavola rotonda con i leader dei paesi membri dei BRICS. Un cessate il fuoco immediato anche nella Striscia di Gaza, in Libano e in tutte le regioni interessate dal conflitto, ha aggiunto ancora. Per superare le sfide globali, sostiene Guterres, è indispensabile una collaborazione internazionale stretta, come quella che unisce i componenti di una famiglia. Putin, tuttavia, ha sottolineato che anche nelle famiglie più unite possono sorgere disaccordi e divisioni. L'obiettivo dei BRICS, ha affermato, è proprio quello di costruire un ambiente di dialogo e cooperazione, creando i presupposti per una convivenza pacifica tra le nazioni. Tuttavia, la decisione del Segretario di prendere parte all'incontro organizzato da Mosca ha creato tensione con Kiev e gli alleati. L'Ucraina ha definito la scelta di Guterres come "sbagliata", sostenendo che non contribuisce in alcun modo agli sforzi per raggiungere la pace, ma piuttosto mina gravemente la credibilità dell'ONU, un'organizzazione che dovrebbe rappresentare un faro di neutralità e imparzialità. Il ministero degli Esteri ha inoltre sottolineato l'incoerenza di Guterres, che aveva rifiutato una precedente proposta di dialogo avanzata dall'Ucraina durante una riunione in Svizzera. Nel frattempo, anche la Commissione europea ha condannato senza mezzi termini il vertice di Kazan, definendolo un completo fallimento. Secondo Bruxelles, Putin ha cercato di sfruttare l'incontro per riabilitare l'immagine della Russia, fortemente compromessa dalle sanzioni europee. Tuttavia, questo tentativo si è rivelato vano, dimostrando ancora una volta l'isolamento internazionale di Mosca. Bruxelles ha ribadito che le sanzioni imposte sono giustificate e necessarie per difendere il diritto internazionale e i diritti umani.
Alessia Mitar