Harris VS Trump: chi vincerà?

L'imminente appuntamento elettorale negli Stati Uniti tiene con il fiato sospeso l'opinione pubblica mondiale. La massiccia affluenza alle urne anticipata testimonia il forte coinvolgimento dei cittadini nella scelta del prossimo leader della nazione.

Lo scontro tra Harris e Trump si intensifica, mentre entrambi cercano di conquistare l'elettorato indeciso. Per i sondaggi la sfida è ancora aperta.

In una corsa contro il tempo, i candidati stanno percorrendo gli Stati ancora incerti, cercando di ottenere un vantaggio decisivo nelle elezioni. In questa volata finale entrambi si dividono tra comizi e manifestazioni in Pennsylvania e Michigan. Trump sarà presente in North Carolina, per poi spostarsi a Reading e Pittsburgh. Harris, invece, sarà anche lei a Pittsburgh e concluderà la campagna a Filadelfia, con un evento di grande impatto insieme alla cantante Lady Gaga e alla conduttrice Oprah Winfrey. Secondo gli ultimi sondaggi condotti dall’emittente ABC News, la candidata democratica sembra avere un leggero vantaggio rispetto a quello repubblicano ma la partita resta ancora aperta. Nel frattempo, sono oltre 77 milioni i cittadini che hanno già votato anticipatamente mentre i due avversari continuano ad attaccarsi reciprocamente. In un'uscita provocatoria durante un recente comizio, Trump ha lanciato accuse pesanti contro Harris, dipingendola come un'estremista di sinistra corrotta. Mostrando grande sicurezza nella sua vittoria ha poi espresso un'opinione sprezzante nei confronti dei giornalisti, suggerendo che sarebbe contento se fossero loro il bersaglio di un eventuale attentato. Le sue parole hanno scatenato un'ondata di applausi tra i suoi seguaci, rivelando un clima di tensione e polarizzazione. Dall’altra parte la democratica ha giurato di “voltare pagina rispetto a un decennio di politica guidata dalla paura e dalla divisione.” Ha poi definito il repubblicano come “una persona inadatta a governare.” Con il voto alle porte, si sta assistendo a una mobilitazione crescente dei sostenitori dei candidati, ciascuno impegnato a far prevalere la propria visione politica. I Proud Boys, per esempio, noti estremisti di destra coinvolti nell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021, stanno portando avanti una campagna di disinformazione a favore di Trump. Lo riporta il Wall Street Journal. Attraverso piccole cellule su piattaforme come Telegram e Truth, i membri del gruppo stanno diffondendo attivamente false accuse di frode elettorale. Lo riporta il Wall Street Journal. Sebbene i piani specifici non siano del tutto chiari, è evidente che il gruppo stia sfruttando la propria rete per amplificare le dichiarazioni infondate del repubblicano.