"Sono omosessuale e non voglio più nascondermi, voglio vivere la mia vita liberamente come tutti gli altri. Senza paura, senza pregiudizio, senza violenza". Jakub Jankto con queste parole ha deciso di averne abbastanza di finzioni, paure e limitazioni nella sua vita ed ha pubblicamente fatto coming out, con un post sui propri profili social.
Parole che sono state sostenute da colleghi e società di tutto il mondo, per primo il club dove attualmente milita Jankto, lo Sparta Praga. Il brasiliano Neymar sui social ha scritto: "È un giorno importante", poi è arrivato l'appoggio della Fifa e della Uefa ed anche del Milan che ha postato un tweet con le parole: "Non vivere mai nella paura di chi sei. Siamo al tuo fianco, Jankto".
Segnali importanti da un mondo come quello del calcio, dove l'omosessualità continua ad essere un tabù inconfessabile per il timore che la propria carriera ne esca pregiudicata.
Un plauso al coraggio del giocatore è arrivato anche dalle ex compagna, con cui il calciatore ha un figlio di tre anni: "È la storia di Kuby, la sua confessione - ha detto - Sono orgogliosa che sia stato in grado di raccogliere le forze per uscire pubblicamente. È il primo calciatore in attività ad annunciarlo. Forse solo quelli che hanno concluso la loro carriera lo hanno ammesso. Tutti gli altri lo tengono segreto. Hanno paura di quello che dice la gente".
L'ex compagna, con cui la storia è finita nel 2021, non ha voluto dare troppi dettagli sul momento del coming out privato/familiare: "Non voglio esternare i dettagli. Quando me lo ha detto, mi ha anche dato molta libertà. Ora l'importante è che sia a suo agio e felice. Sarà sicuramente sollevato e niente lo divorerà più nell'anima. Aveva paura che la gente non lo accettasse per quello che era. Era stressato per questo. Credo che alla gente piacerà tanto quanto prima. Del nostro passato non me ne occupo più. Non lo biasimo per come è finita tra noi, spero che ora sia più sereno e in pace con sé stesso".
Davide Fifaco