32 i rappresentanti accolti dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella città lucana per il primo summit G20 mai organizzato in Italia. Manda un messaggio chiaro l'assenza del ministro degli Esteri cinese Wang Yi e del russo Sergei Lavrov, a capo delle diplomazie dei due Paesi che l'Occidente individua sempre di più come "sfida" e "minaccia". Inevitabile lo scontro: il ministro tedesco Heiko Mass ha accusato Cina e Russia di portare avanti una diplomazia vaccinale che punta a ottenere vantaggi geostrategici di breve termine, piuttosto che salvaguardare la salute globale. I lavori però sono proseguiti comunque: il ministro Di Maio ha sottolineato la necessità di una risposta internazionale coordinata ad emergenze che trascendono i confini nazionali, come la crisi Coronavirus. Di fronte alle sfide globali, gli unici strumenti efficaci sono quindi il multilateralismo e la cooperazione internazionale. Al centro del meeting anche le sfide climatiche e la ripresa post-pandemia. Nessuna ripresa economica sarà possibile se non si investirà nella salute del nostro pianeta, ha ancora spiegato. Al vertice si è parlato anche della situazione in Africa. I rappresentati dei 20 paesi più ricchi al mondo hanno evidenziato l'importanza dell'aiutare il continente a uscire da questo periodo difficile, aiutandolo ad entrare in una fase di crescita sostenuta e sostenibile. Nonostante le differenze e le distanze al tavolo del G20, i presenti sono quindi riusciti comunque a trovare un accordo e a rilanciare la sfida del cambiamento.
Maja Novak