Mosca avrebbe concordato con Kiev e Ankara uno schema preliminare per l'uscita da Odessa delle navi ucraine con il grano. I militari turchi dovrebbero essere impegnati nei prossimi giorni nello sminamento dell'area intorno al porto e dovrebbero scortare le navi in acque neutrali, da dove poi dovrebbero raggiungere il Bosforo sotto la supervisione delle navi russe. A rivelarlo è stato il quotidiano russo 'Izvestia' che cita una fonte di alto rango.
Intanto, emerge che il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha discusso con l'omologo ucraino Oleksii Reznikov proprio riguardo la creazione di corridoi sicuri per le navi commerciali ferme nei porti ucraini. Tema che dovrebbe essere al centro della visita di domani ad Ankara del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.
Il grano è diventato, quindi, una freccia in più nella faretra dei russi che vengono accusati dagli Stati Uniti di voler causare una carestia con il blocco dei porti ucraini, dai quali dipende il 50 per cento del fabbisogno del continente africano. A preoccupare i paesi occidentali è il tentativo di Mosca di addossare le colpe della crisi alimentare all'Ucraina, in modo da riportare quest'area del mondo nella propria sfera di influenza. Perciò in queste ore gli Stati Uniti hanno invitato alcuni paesi africani a rifiutare gli approvvigionamenti che si dice i russi stiano portando via mare.
Nel frattempo da parte ucraina si sostiene che gli ultimi bombardamenti su Kiev abbiano distrutto i vagoni necessari per il trasporto via terra del grano (una soluzione trovata per raggirare il blocco russo), smentendo Mosca che parla di attacchi mirati a siti militari.
Barbara Costamagna