"La metà della popolazione mondiale andrà alle urne quest'anno, il che influenzerà anche l'altra metà. La situazione del mondo è insostenibile e non possiamo più continuare così", ha detto Antonio Guterres, aprendo la settantanovesima Assemblea generale dell'Onu. Secondo le sue parole "i problemi sono risolvibili, ma è necessario fornire meccanismi che possano effettivamente risolverli. Il ‘Vertice per il futuro’ è stato il primo passo, ma la strada da percorrere è lunga", ha aggiunto Guterres, elencando poi i tre principali fattori di instabilità: impunità, disuguaglianza e inaffidabilità. Quando sta accadendo nella Striscia di Gaza è "un incubo", ha detto, aggiungendo che il Libano non deve diventare la nuova Gaza. Guterres hai poi parlato anche della guerra in Ucraina, che si sta allargando, "a pagarne il prezzo sono pero' i civili. È quindi giunto tempo per una pace giusta".
Intanto il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, si è rivolto ad Antonio Guterres affermando che la mancata risposta delle Nazioni Unite contro i crimini israeliani è insensata e incomprensibile. Alla luce degli scontri tra Israele e il movimento sciita libanese Hezbollah, Pezeshkian ha anche espresso profonda preoccupazione per l'estensione del conflitto in Medio Oriente.
Il capo dello Stato turco, Recep Tayyip Erdogan, all'Assemblea generale dell'Onu ha al contempo affermato che "coloro che stanno lavorando per un cessate il fuoco a Gaza continuano a inviare armi e munizioni a Israele". Ha poi nuovamente paragonato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ad Adolf Hitler.
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