Il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha precisato che "la buona volontà ha i suoi limiti e se non è reciproca questo non contribuirà al processo negoziale". Secondo Lavrov, la Russia continuerà "a portare avanti negoziati con la delegazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e i contatti proseguiranno. Armando l'Ucraina - però - la Nato entra in una guerra per procura contro la Russia", ha affermato. Lavrov ha anche detto che una guerra nucleare "è inaccettabile per la Russia" ed è convinto che - alla fine - "tutto si concluderà con la firma di un accordo".
Secondo il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, la minaccia da parte di Mosca di una terza guerra mondiale mostra che la Russia sta capendo che perderà.
E nell'ambito degli sforzi diplomatici per fermare la guerra, il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si recherà oggi a Mosca per un incontro sia con Lavrov che con il presidente, Vladimir Putin; domani Guterres è invece atteso a Kiev. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha già chiesto al segretario generale di premere sulla Russia per l'evacuazione del porto assediato di Mariupol.
Intanto gli Stati Uniti ospiteranno oggi a Ramstein, in Germania, un incontro tra ministri della Difesa e alti generali di 20 paesi, tra cui la Slovenia. Secondo il Pentagono si tratta di una consultazione su come i paesi partner dell'Ucraina possano contribuire a rafforzare la forza militare del Paese dopo la fine della guerra; sul tavolo, inoltre, un dibattito su ulteriori aiuti all'Ucraina e sulle armi che i paesi possono fornire a Kiev.
Al contempo nella capitale ucraina è entrato in vigore il coprifuoco notturno dal lunedì al venerdì a causa delle "azioni provocatorie" della Russia.
E. P.