È capitato a tutti di ricevere una telefonata da un numero di telefono sconosciuto e di provare a cercarlo su Google per risalire a chi appartenesse. Intanto negli Stati Uniti, da ora in poi, in alcuni casi, non sarà più possibile farlo. Google ha infatti annunciato di aver esteso la possibilità di richiedere che i dati sensibili vengano oscurati dai link di ricerca. Un netto cambiamento verso una maggiore trasparenza, visto che in precedenza era possibile richiedere al colosso informatico di rimuovere le informazioni solo se queste potessero rappresentare un rischio di furto d'identità o di denaro.
Ampliando il campo della protezione anche a contesti fisici e non solo digitali, Google ha deciso d'inserire nella lista dei contenuti passibili di rimozione anche i numeri identificativi governativi, come il numero di previdenza sociale statunitense e il codice fiscale, numeri di conto bancario e carte di credito, immagini di documenti d'identità e firme autografe, cartelle cliniche, indirizzi fisici, numeri di telefono ed email, credenziali di accesso riservate, immagini personali intime non consensuali, video deepfake pornografici o immagini modificate al computer.
Alla richiesta per la rimozione delle informazioni, da inviare al team di sicurezza, bisognerà allegare una lista d'indirizzi web che puntano ai dati personali e le pagine di ricerca che portano a tali link. Google valuterà la domanda continuando però a "preservare l'accesso a informazioni considerate di pubblico interesse, professionalmente rilevanti o di origine governativa". Anche se la richiesta dovesse essere accolta, i dati verrebbero esclusi dai risultati di ricerca ma saranno sempre visibili sul sito originale che li ospita.
Davide Fifaco