Foto: Reuters
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La decisione di Kennedy Junior, proveniente da una delle dinastie democratiche politicamente più influenti degli Stati Uniti, ha inevitabilmente scatenato un "terremoto" all'interno del Paese e della sua famiglia dopo la sua dichiarazione di sostegno a Donald Trump. Tra le ragioni di questo cambio di rotta: "la libertà di parola, la guerra in Ucraina e la guerra contro i nostri figli." Ha detto che si ritirerà come candidato dagli Stati i cui risultati elettorali sono più incerti, per non avvantaggiare la candidata Kamala Harris, ma rimarrà candidato negli stati a maggioranza Democratica e ha invitato gli americani a votare per lui. Ha specificato "di non voler terminare la campagna, bensì sospenderla." Poco dopo ha raggiunto Trump in Arizona durante un comizio: ""Bobby ed io combatteremo insieme per sconfiggere l'establishment politico corrotto", ha affermato Trump descrivendo l'ormai alleato come fenomenale e brillante e ringraziandolo per l'appoggio gradito. Il repubblicano, se vincerà, ha dichiarato di voler istituire una commissione presidenziale indipendente, che avrà il compito di pubblicare i restanti documenti classificati relativi all'omicidio nel 1963 di John F. Kennedy. Una mossa "in onore di Bobby" ha spiegato. Gli ha poi garantito un ruolo all'interno dell'esecutivo. Forse - secondo alcuni media - come segretario alla salute, o alla guida di qualche agenzia federale. La scelta di appoggiare la candidatura di Trump è stata per Kennedy "un difficile sacrificio per la moglie e i figli". La famiglia, dall'atra parte, ha mostrato un atteggiamento molto duro, parlando di allontanamento: alcuni dei suoi fratelli e sorelle, che avevano già commentato negativamente le sue scelte politiche dell'ultimo anno, a partire, dai vaccini, hanno pubblicato sui social una dichiarazione in cui definiscono la sua decisione "un tradimento dei valori che nostro padre e la nostra famiglia hanno più a cuore. La triste conclusione di una triste storia." Ribadiscono invece il loro sostegno a Harris e Walz per un'America libera e piena di speranza.

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