Foto: Reuters
Foto: Reuters

Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ha dichiarato che in caso di un conflitto totale, nessun luogo in Israele verrà risparmiato. Il discorso del capo del Partito di Dio libanese è stato trasmesso in televisione da Beirut durante la cerimonia commemorativa dell'alto comandante Taleb Abdullah, recentemente ucciso dallo Stato ebraico. Dopo la visione di un filmato sopra la città di Haifa, pubblicato dall'organizzazione paramilitare, che mostrava obiettivi sensibili come porti, aeroporti e la base della marina militare israeliana, il capo di Stato maggiore dell'IDF ha commentato la situazione dichiarando i militari di Tel Aviv possiedono "potenti capacità di cui il nemico conosce molto poco" e ha quindi avvertito i leader di Hezbollah di valutare bene se mettere in atto le minacce. Nelle scorse ore il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha tenuto una riunione con i vertici militari in merito alla vicenda ed è stato informato dei recenti sviluppi. Il ministero in una nota ha affermato che Gallant ha dato "un'enfasi speciale" alla minaccia dei droni e ai modi in cui Israele può migliorare nel contrastarla. Ha anche detto ai generali di "essere pienamente preparati ad ogni eventualità" rimarcando l'unita' e la forza di Israele. Una vicenda intricata che alimenta la preoccupazione per un nuovo scontro, oltre a quello già in corso tra Tel Aviv e Hamas. Nel frattempo, il mondo politico internazionale esorta tutte le parti coinvolte a non aggravare ulteriormente la situazione con nuovi attacchi. L'organizzazione mondiale delle Nazioni Unite, tramite il suo portavoce, ha dichiarato che nell'ipotesi, ormai sempre più concreta di scontro tra Israele e Libano si affiderebbe al Consiglio di sicurezza per valutare cosa dovrebbero fare i soldati della missione di pace. "Qualora dovesse accadere qualcosa, questa diventerebbe una questione che riguarda le parti impegnate nella missione di intesa" ha dichiarato ancora l'ONU rilanciando nuovamente l'appello ad abbassare i toni, soprattutto le armi e a dialogare.