"Più e prima avremo tutte le armi e il sostegno finanziario che abbiamo richiesto, più forte sarà la nostra posizione e prima arriverà la pace", ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, facendo anche un appello al mondo democratico di riconoscere al più presto l'embargo petrolifero contro la Russia ed il blocco completo del suo settore bancario. Secondo il presidente ucraino, "sono passi necessari verso la pace".
La fornitura di armi a Kiev da parte di Washington rischia però di portare tensioni tra Russia e Stati Uniti ai livelli di sicurezza. Mosca aveva infatti avvertito che le conseguenze per la sicurezza globale potrebbero essere imprevedibili. Il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, prevede che la guerra potrebbe durare tutto l'anno, moltiplicando i fattori di rischio di uno scontro tra superpotenze.
Zelensky, durante una recente telefonata con il capo della Casa Bianca, Joe Biden, ha chiesto inoltre agli Usa di inserire la Russia nella lista nera degli stati che sponsorizzano il terrorismo, un provvedimento che Washington non aveva assunto neanche durante la Guerra Fredda. Biden ha risposto che esplorerà una serie di opzioni per aumentare la pressione su Mosca.
Bruxelles intanto "deplora la decisione ingiustificata e infondata di Mosca di espellere 18 membri dalla delegazione dell'Unione europea nella Federazione Russa". Lo ha dichiarato l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. Secondo le sue parole, "i diplomatici dell'Ue esercitano le loro funzioni nel quadro del pieno rispetto della convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche. Non ci sono motivi per la decisione da parte delle autorità russe al di là di un semplice passo di rappresaglia".
E. P.