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Presentando le modifiche al bilancio, la Segretaria di stato presso il Ministero delle finanze Saša Jazbec ha evidenziato come le misure di ricostruzione e rilancio economico, rese necessarie dalle recenti calamità naturali, siano al centro della manovra finanziaria. L'intento è quello di rispondere alle nuove esigenze del tessuto economico e sociale, sostenendo la ripartenza del Paese. Il contesto geopolitico, caratterizzato da una persistente instabilità, e le preoccupazioni poste dalla sicurezza nazionale hanno ulteriormente complicato il quadro nel quale si è svolta l'elaborazione della proposta di bilancio, ricordiamo, approvata a novembre 2023. I parlamentari, tra le altre cose, hanno proposto diverse riallocazioni di fondi verso programmi che, a loro avviso, sono stati trascurati, tra cui l'istituto oncologico e le borse di studio per le professioni pedagogiche. Al fine di far fronte alle esigenze finanziarie, il governo ha deciso di incrementare le entrate statali del 4,6%, pari a 15,2 miliardi di euro. Verranno introdotte nuove tasse e aumenti su quelle esistenti, che graveranno principalmente su imprese e banche. Inoltre, si prevede un incremento delle imposte indirette, come le accise e l'imposta ambientale. Per quanto concerne le spese, si prevede un incremento dell'8% rispetto al rendiconto precedente, raggiungendo i 17,1 miliardi di euro: un aumento riconducibile all'attuazione della recente riforma salariale, che ha comportato un aumento di 130 milioni di euro destinati ai compensi del personale dipendente. Nonostante queste misure, l'esecutivo, alquanto fiducioso, mira a mantenere sotto controllo il deficit pubblico che nel 2025 dovrebbe ammontare a 1,9 miliardi, pari a 2,6% del PIL. Perplessità su questa stima da parte del Presidente del Consiglio Fiscale Davorin Kračun che ha sottolineato la necessità di considerare ulteriori fattori, quali l'impatto di eventuali nuove normative e la persistente tendenza a sovrastimare le entrate e a sottostimare le spese. L'opposizione, composta da Partito Democratico e Nuova Slovenia, contesta le previsioni, giudicandole troppo ottimistiche sulle entrate e poco realistiche sulle spese. I deputati ritengono che il governo stia "facendo cassa" sulle imprese e sui cittadini, in un momento in cui l'economia sta attraversando una fase difficile.

Alessia Mitar