A nome del proponente, il deputato della Sinistra Matej Vatovec ha sottolineato l'importanza della decisione, l'unica strada giusta da percorrere. E' una questione di principio e di volontà politica, ha detto, non di speculazioni sulle eventuali conseguenze che la decisione potrebbe comportare. Il riconoscimento della Palestina come stato indipendente, ancora Vatovec, non è una ritorsione nei confronti di Israele, è uno spiraglio verso la pace in Medioriente. Critico nei confronti della proposta della Sinistra il leader dei democratici Janez Janša, mentre la deputata del Desus Julijana Bizjak Mlakar, favorevole al riconoscimento, ha avutoparole molto dure nei confornti del presidente del Comitato esteri Jožef Horvat, di Nuova Slovenia, che a suo dire avrebbe portato avanti i lavori in maniera antidemocratica senza rispettare il regolamento di procedura.
Ernest Petrič, ex giudice, tra gli altri della Corte Costituzionale, oggi consulente del presidente della Repubblica Pahor, ha ribadito la posizione di imparzialità del capo dello stato in merito alla questione seppur adoperandosi per una soluzione di pace per il Medioriente e per un maggior impegno, e ruolo, in questo senso dell'Unione europea. Il riconoscimento della Palestina come stato indipendente è un atto definitivo, ha aggiunto, va avvalorato e legittimato da un Governo con pieni poteri e non da un esecutivo in carica per il disbrigo degli affari correnti. Petrič, motivando il proprio parere, ha fatto anche riferimento alla relazione degll'Ufficio legale del parlamento che all'inizio aveva definito senza base giuridica la proposta della Sinistra.