"Abbiamo affrontato tutto questo per lo spirito di giustizia, onestà e coraggio. Ideali in cui ho creduto e continuo a credere", dice Lindav, "operando nel principio di una polizia professionale e indipendente". Dice di essersi presentato due volte senza esitazione davanti alla commissione parlamentare d'inchiesta che ha indagato sull'operato della polizia e su presunte pressioni politiche, per la prima volta nel 2021 e poi nell'ottobre 2023.
"Discrediti, manipolazioni e falsità sono il risultato delle iniziative che la politica dominante, con l'aiuto di burocrati obbedienti di vari enti statali e attraverso i media vicini al governo vengono portati avanti da più un anno contro la mia persona e contro l'ex ministra dell'interno Tatjana Bobnar”, dice Lindav, "ed è particolarmente intensa dopo la mia testimonianza dell'ottobre 2023. Preoccupa ed è preoccupante soprattutto il fatto che gli attacchi sono arrivati per aver denunciato irregolarità ed abusi politici in un paese democratico."
"Non si prospetta niente di buono nella lotta contro la corruzione in un paese dove si perseguono e si fanno i conti con persone che segnalano irregolarità", è critico Lindav. E' preoccupante che ciò avvenga per distogliere l'attenzione da chi, a parere di Lindav, ha abusato dei suoi poteri e competenze, violando la legge sull’integrità.
Afferma di aver accettato con onore la nomina a direttore generale ad interim della polizia nel giugno 2022, con l'insediamento del governo Golob, e di essersi posto l'obiettivo di lavorare esclusivamente sulla base della legislazione, non delle aspettative della politica o del primo ministro, ha aggiunto. Lindav, lo ricordiamo, ha guidato ad interim la polizia dal 2 giugno 2022 al 23 febbraio 2023, poi nonostante la proposta dell'allora ministra degli interni Tatjana Bobnar, il governo non gli aveva conferito il mandato a pieno titolo. Era stato questo uno dei motivi per le successive dimissioni della stessa Bobnar, che aveva denunciato presunte pressioni politiche e ingerenze nel lavoro della polizia e dichiarato che il premier Golob le aveva fatto chiaramente intendere che Lindav non era stato all'altezza delle aspettative, non avendo proceduto a un repulisti nelle forze di polizia.
Delio Dessardo