E' in corso in questo fine settimana a Piove di Sacco in provincia di Padova la settima edizione del Festival internazionale Chronicae, unico festival italiano dedicato al romanzo storico. Il festival, di cui è direttore artistico lo scrittore Matteo Strukul, propone una serie di incontri con autori conosciuti e apprezzati soprattutto per le loro narrazioni riguardanti la storia italiana più antica.
Nell'edizione di quest'anno ci sono numerosi incontri interessanti da quello con Marina Marazza che ha raccontato Gemma Donati, la moglie di Dante, per arrivare a quello di Aldo Cazzullo con i suoi approfondimenti danteschi e il focus sul suo ultimo libro Il posto degli uomini. Dante in Purgatorio dove andremo tutti. Mentre la vincitrice del Premio Campiello e del Premio Strega Melania Mazzucco sarà la grande protagonista della serata di sabato 9 ottobre, dal palco del Teatro Filarmonico di Piove di Sacco racconterà al pubblico del festival L’Architettrice, il suo romanzo storico che ci regala il ritratto di una straordinaria donna del Seicento, Plautilla, la prima architettrice della storia moderna. Sempre nella giornata di sabato 9 ottobre un altro appuntamento interessante, quello con Marilù Oliva, autrice di Biancanve nel Novecento, mentre nella giornata di conclusiva di domenica Antonio Forcellino racconterà la sua Trilogia dei Giganti dedicata a Leonardo, Michelangelo e Raffaello.
Il festival, organizzato dall'Associazione Sugarpulp e dal Comune di Piove di Sacco, ha voluto quest'anno provare nuovi format, come quelli che vedono l'interazione tra parola e musica. La serata inaugurale ha infatti proposto una narrazione intorno a Giuseppe Tartini, coinvolgendo il violinista Tommaso Luison, il violoncellista Mattia Cipolli e lo scrittore Matteo Strukul che ha interpretato brani dal suo racconto Didone abbandonata, in cui ha messo in luce alcuni momenti della vita di Giuseppe Tartini. Il suo racconto è stato pubblicato assieme ad altri 9 brevi storie nel volume collettaneo Storie barocche, edito nel giugno 2021.
Una curiosità della performance inaugurale, che si è tenuta giovedì 7 ottobre al Teatro Filarmonico di Piove di sacco, è stato l'utilizzo da parte di Luison di un violino appartenuto a Giuseppe Tartini e oggi parte di una proprietà privata che glielo ha dato in comodato d'uso per concerti inerenti al grande maestro piranese. Luison e Cipolli hanno così presentato una scelta di brani tra Tartini, Corelli e Bach per arrivare anche alla musica contemporanea.
La manifestazione si chiuderà domenica 10 ottobre con Dante Enigma, l’ultimo lavoro firmato da Matteo Strukul, che vedrà nuovamente un'intrecciarsi indissolubile tra parola, affidata allo stesso autore, e la musica di Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, flauti etnici) e Ilaria Fantin (arciliuto, voce, loopstation e percussioni).