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Nelle ultime 24 ore in Croazia si registrano altre 304 infezioni, una sessantina in meno di ieri. La situazione più allarmante è nella Dalmazia centrale dove sono entrate in vigore oggi drastiche misure per impedire la diffusione del virus. Sedici i nuovi casi nella regione fiumana, cinque in quella Istriana, dove oggi, a Pola, è stato registrato un decesso.
Il primo di settembre si ritorna a scuola seppure nel rispetto delle misure anti Covid. Com'è tradizione, e quest'anno in modo particolare, gli istituti si stanno preparando ad accogliere gli allievi.
In Slovenia l'anno scolastico inizierà regolarmente il primo settembre, nel rispetto delle disposizioni dell'Istituto Nazionale per la Salute Pubblica, relative al contenimento della diffusione del coronavirus. Lo ha confermato il ministro dell'istruzione Simona Kustec, che ieri ha inviato agli istituti scolastici le ultime linee guida per la ripartenza in sicurezza a settembre. Nel paese intanto, sono 33 i nuovi casi di contagio registrati ieri.
Si è svolta, l'ultima delle tre "Passeggiate tra le mura magiche di Valle". Un percorso interattivo per scoprire la storia del borgo all'epoca della Serenissima. L'evento è stato realizzato all'interno del progetto Istra Inspirit, dalla comunità turistica di Valle e dalla locale Comunità degli Italiani con il supporto dell'assessorato al turismo della Regione istriana.
Gli eurodeputati sloveni Tanja Fajon, Milan Brglez, Klemen Grošelj e Irena Joveva hanno posto al Parlamento europeo e al Consiglio europeo delle richieste di chiarimento a proposito delle evidenti discriminazioni attuate dai singoli Paesi nell'ambito dei controlli alle frontiere e dell'applicazione delle limitazioni alla libera circolazione imposte dalla pandemia da coronavirus. Le limitazioni imposte dai singoli Stati, spesso non fondate su chiari criteri scientifici e sanitari, stanno costituendo- rilevano gli eurodeputati sloveni - un problema politico e rischiano di mettere in discussione le regole di Schengen, la coesione e la solidarietà europei.
Nuovo boom di contagi da coronavirus in Italia. I casi sono saliti a 1.367, 489 in più di ieri. Triplicato il numero dei morti, 13 rispetto ai 4 di ieri, ma va detto che sul dato dei decessi pesano le 11 persone decedute in Veneto nei giorni scorsi ma conteggiate solo oggi. Si tratta dei dati più alti dall'inizio di maggio. Intanto oggi si è tenuto l'ennesimo vertice sulle scuole: a pochi giorni dall'inizio delle lezioni sono ancora molti i nodi da sciogliere.
In Slovenia si registra un lieve aumento dei casi di contagio: 36 nella giornata di ieri a fronte di 1439 test effettuati. Le autorità di Lubiana, che si stanno concentrando sul rientro a scuola in piena sicurezza, hanno invitato i cittadini a rispettare le disposizioni atte a limitare la diffusione del contagio, in particolare l'obbligo di quarantena.
In Croazia i riflettori dei media sono puntati contro due nuovi episodi che rischiano di sfociare in veri e propri scandali. Nel primo è coinvolto il ministro della Sanità Vili Beroš, nel secondo il Presidente della Repubblica Zoran Milanović.
Il Consiglio di partito del Desus ha sfiduciato con voto a scrutinio segreto la leader dello schieramento Aleksandra Pivec. Il consiglio, i cui lavori sono stati sospesi, si riunirà nuovamente il prossimo 9 settembre, quando è previsto il voto sulla destituzione della Pivec e la nomina di una direzione ad interim.
In Croazia la curva dei contagi è tornata a salire. Sono 219 quelli nelle ultime 24 ore rispetto ai 136 dell'aggiornamento precedente. I casi attivi sono così saliti a 2231. La situazione più critica si registra sempre nella regione spalatino dalmata. Impennata di contagi anche in Istria, sono 13 contro gli zero di ieri. Nella regione litoraneo montana, i nuovi contagi sono 5.
Sul fronte epidemiologico in Slovenia si registra oggi un leggero calo del numero di contagi: 21 positivi al Covid-19 su 1370 test effettuati. Dal governo arrivano segnali positivi sulle misure di contenimento soprattutto a fronte della quarantena obbligatoria imposta ai cittadini sloveni di rientro dalla Croazia, oltre che da altri paesi dei Balcani.
In lieve flessione i contagi da Covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia. I nuovi positivi secondo gli ultimi dati sono 879 contro i 953 di ieri. Quattro i decessi, lo stesso numero del giorno prima. I tamponi sono stati oltre 72mila, quasi 30mila in piu' di ieri. Ma intanto si registrano numerosi nuovi focolai, come quello di uno stabilimento agrolimentare nel Trevigiano, con 182 casi. Ricoverato in ospedale l'imprenditore Flavio Briatore. Nove i nuovi casi di infezione nel Friuli Venezia Giulia.
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