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In Slovenia continua ad aumentare il numero dei contagi da coronavirus, ieri sono stati registrati 15 nuovi casi. Per contenere le infezioni, oggi è scattato il divieto di assembramento in luoghi pubblici per più di 50 persone. Nessuna restrizione invece per quanto riguarda la Croazia, che resta nella lista verde, ossia nell'elenco dei paesi che Lubiana considera sicuri dal punto di vista epidemiologico.
Dopo che a livello globale l'epidemia da coronavirtus ha raggiunto due soglie simboliche -mezzo milione di morti e dieci milioni di casi-, destano preoccupazione i focolai che hanno ripreso vita in Europa e in Asia. Ma è nel continente americano che la prima ondata continua a mietere molte vittime.
In Italia la curva dei contagi continua a scendere, come il numero dei ricoverati nelle terapie intensive. 126 sono le persone trovate positive al Coronavirus quest'oggi: è il nuovo minimo da marzo scorso. A livelli minimi anche il numero dei decessi: solo 6. In Lombardia, la regione che da sola conta oltre il 65% di tutti i casi, è stato reintrodotto l'obbligo delle mascherine anche all'aperto. Nessun nuovo caso di contagio nel Friuli Venezia Giulia. Particolarmente significativa la commemorazione delle vittime tenuta ieri sera presso il Cimitero Monumentale di Bergamo alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Nelle ultime 24 ore il numero dei contagiati da coronavirus in Croazia è di 34, praticamente la metà rispetto all'aggiornamento precedente. In calo i casi positivi a Zagabria e a Đakovo che comunque rimangono i focolai maggiori. Contagi a quota zero in Istria e nella regione litoraneo montana.
L'allentamento delle misure anticovid, non significa che si può abbassare la guardia. Lo si è visto durante lo scorso week end sulle spiagge del litorale sloveno che erano affollattissime. Molte sono ancora le incognite sull'effetto del caldo: non è ancora scientificamente dimostrato che sia in grado di indebolire il Covid-19.
Per tracciare i contatti a rischio Covid e far rispettare meglio gli obblighi di autoisolamento, il governo ha dato il via libera al disegno di legge sull'introduzione di un'app telefonica, sul modello già adottato da altri Paesi europei. Non è stata ancora decisa la sua obbligatorietà per i soggetti positivi al tampone e per quelli sottoposti alla quarantena.
Ridurre gli assembramenti da 500 a 50 persone, rendere più efficace il controllo della quarantena e - forse già da domani - retrocedere la Croazia dalla lista verde dei Paesi sicuri a quella gialla, dove è necessario essere più attenti. Sono queste le misure che la Slovenia si prepara a introdurre per limitare il rischio di nuovi contagi da Covid-19, dopo l'aumento dei casi nel Paese e l'impennata di nuove infezioni in tutti i Balcani, compresa la Croazia, tradizionalmente una delle mete preferite dagli sloveni per le vacanze estive. I provvedimenti sono stati illustrati dal portavoce del governo, Jelko Kacin.
Causa la pandemia, che quest'anno sta notevolmente ridimensionando la stagione turistica, sul lungomare di Puntisella presso Stignano, non c'è il movimento degli anni scorsi. E, nonostante alcune manchevolezze, la spiaggia -nella quale e' stato investito molto dalla città di Pola- viene considerata una delle meglio attrezzate del comune.
L'ex piazzaforte marittima di Pola -creata dall'Austria- tra le due guerre mondiali ottenne con l'Italia una nuova identità militare, che vi istituì alcune importanti scuole per le diverse forze armate. È una pagina quasi dimenticata della storia di Pola, di cui si occupa il giovane ricercatore David Orlović, autore di un articolo sul tema, pubblicato su una rivista di storia militare croata.
Nelle ultime 24 ore in Croazia si registrano 67 nuovi casi di coronavirus, concentrati soprattutto a Zagabria e Đakovo. Nessun nuovo caso in Istria e a Fiume.
In Slovenia continua ad aumentare il numero dei contagi da coronavirus. Ieri sono stati registrati 9 nuovi casi, 3 dei quali a Capodistria.
Entra nel vivo la campagna elettorale di Furio Radin. Da Buie chiede alla Slovenia di terminare il tratto di superstrada da Isola a Dragogna. Radin ha incontrato i connazionali di Buie per presentare il suo programma in vista delle elezioni del 5 luglio. Diversi anche gli interventi dal pubblico, in un territorio in cui è il confine a costituire il più grande problema.
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