I risultati diffusi in videoconferenza dall'AFIC, a cui hanno partecipato ben
73 festival italiani, ha dimostrato il grande momento di solidarietà che unisce in questa delicata situazione tutto il settore. I dati sono stati raccolti nel periodo dal 24 marzo al 20 aprile, in un frangente di tempo di grande incertezza generale che finora ha costretto 16 festival AFIC a rimandare o sospendere le proprie edizioni. Tra le principali problematiche individuate dai Festival che hanno aderito al sondaggio, emergono l’aggravio economico dovuto al lavoro supplementare del personale, i costi di annullamento viaggi, affitto spazi e la nuova logistica introdotta dalla situazione attuale, oltre a numerose difficoltà dettate dall’incertezza finanziaria e organizzativa legata alle disposizioni che limitano la partecipazione del pubblico. Tra i suggerimenti dei Festival emersi nel sondaggio, si segnala quanto sia fondamentale che le manifestazioni recuperino il prima possibile il loro rapporto con il pubblico e la loro natura di promotori culturali attorno a una passione comune. Una collaborazione tra festival potrebbe, infatti, offrire opportunità di diffusione della programmazione in altre sedi e altri periodi. In generale questa crisi dovrebbe essere sfruttata per trovare nuove soluzioni e vie originali di relazione con il pubblico, gli autori e gli altri attori del sistema, anche attraverso piattaforme digitali e sale virtuali per la riproduzione dei film in streaming e una possibile partecipazione di ospiti mediante web conference. Intanto, sull’altra sponda, gli esercenti del cinema sono favorevoli all'idea di rilanciare il settore in estate attraverso arene e drive-in, come suggerito di recente dal presidente di Anica, Francesco Rutelli.
Miro Dellore