Avrebbe compiuto 85 anni il prossimo 13 giugno, La moglie Jeanne-Claude Denat de Guillerbon era nata lo stesso giorno dello stesso anno, il 1935, Christo amava dire che erano nati “nello stesso momento”, tanta era la condivisione nella vita e nell’arte del loro comune operare. Inseparabili è forse la parola giusta per raccontare il loro intenso amore e il sodalizio artistico iniziato nel lontano 1962 quando bloccarono rue Visconti a Parigi con un muro di barili d’olio. L’artista lasciò la Bulgaria nel 1958, dopo aver assolto gli studi all’Accademia di Belle Arti di Sofia, si trasferì quindi a Praga, attraversò l’Austria, la Svizzera e la Francia iniziando a lavorare sulle idee del Nuovo realismo. Ma dal 1964, quando si trasferì con la moglie negli Stati Uniti, gli enormi spazi della frontiera americana lo ispirarono in quello che doveva, di lì a poco, diventare il suo nuovo credo artistico. Fuori dalle gallerie, fuori dai musei, fuori dai circuiti dell’arte: tra il 1972 e il ’76 Christo realizza una recinzione continua di nylon lunga 40 chilometri a nord di San Francisco. Poi inizia gli imballaggi: imballa il Reichstag, il Pont Neuf, la Fontana del mercato di Spoleto, imballa Porta Pinciana e nel 1970 il monumento di Ercole Rosa e Vittorio Emanuele in Piazza del Duomo a Milano. A new York realizza nel 2005 i portici di vinile, collocati in ben 7500 pezzi nell’area del Central Park. Per gli italiani resterà per sempre l’artista che ha reso possibile camminare sulle acque, quelle del Lago d’Iseo, quando nel giugno 2016 realizzò l’installazione The Floating Piers, una rete di pontili coperti di teli arancioni della lunghezza di tre chilometri, da Sulzano a Monte Isola. Un successo di visitatori imprevisto e straordinario. Le sue azioni concettuali e performative avevano bisogno della totale libertà di azione. Diceva che l’opera d’arte deve respirare, muoversi come il vento, nascere e scomparire, non senza tuttavia lasciare una traccia. Come la vita e l’arte di Christo e della sua inseparabile moglie-musa Jeanne-Claude, scomparsa nel 2009.

Miro Dellore

Foto: EPA
Foto: EPA