L’apertura dell'importante appuntamento organizzato dal Consolato Generale d'Italia in Capodistria e l'Istituto dell'Educazione della Repubblica di Slovenia in collaborazione con l'Università Popolare di Trieste e l'Unione Italiana, si è svolta presso il Museo Regionale di Capodistria. Il 56º seminario vedrà i docenti e i coordinatori pedagogici delle nostre scuole elementari, medie e superiori, seguire lezioni di docenti curricolari e specializzati in vari campi, quali sociologia, comunicazione, pedagogia e letteratura. Le lezioni si svolgeranno in due giornate distinte. La prima presso la Sede dislocata della scuola Elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio, la seconda e, conclusiva, con una visita guidata storico-artistica della città di Trieste e sui Caffè letterari del capoluogo giuliano, con particolare attenzione alla mostra presso il Museo Revoltella, in occasione del 150-esimo anniversario della morte di Pasquale Revoltella.
I temi e le dinamiche dell'appuntamento che, riprende dopo due anni, in quanto lo scorso anno non era stato possibile svolgere il seminario, nelle parole di Sergio Krasnich consulente superiore dell’Unità di Capodistria dell'Istituto dell'educazione della Repubblica di Slovenia. “Quest’anno da un lato ci sarà una passeggiata letteraria, legata a Trieste e, al ruolo che Trieste ha avuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, per la letteratura mondiale e non solo per quella italiana. E poi avremo 3 tematiche, oggetto dei laboratori che, sono riferite rispettivamente alla competenza di imparare-imparare, cioè in particolare sapersi destreggiare negli ambienti informatici e nella marea di notizie non sempre fondate e attendibili che ci pervengono. Il secondo, laboratorio, sarà legato alla capacità di sviluppare nei docenti competenze di ascolto critico e di comunicazione, verbale da un lato ma soprattutto non verbale che, è molto più importante a volte di quanto non sia il messaggio veicolato dalle parole. E in terzo luogo, la capacità di sviluppare dei percorsi interdisciplinari che mettano insieme, per esempio, l’educazione alla cittadinanza con le lingue" ha concluso Krasnich.
Corrado Cimador