Agnese Babič Foto: Il mandracchio
Agnese Babič Foto: Il mandracchio

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Agnese Babič: L’assistenza è nata visto che abbiamo constatato la necessità da parte dei genitori, in ambito alla fascia d’età dai 6 ai 10 anni, di questa assistenza, visto che comunque i genitori non hanno la possibilità di passare tutto il periodo estivo in ferie, quindi questa è stata la prima idea e poi, naturalmente, di offrire per tutto il mese ai bambini la possibilità di giocare assieme, di stare assieme, di socializzare e di promuovere in questo modo l’utilizzo della lingua italiana, visto che alla nostra assistenza partecipano anche bambini che non frequentano le scuole italiane. Nell’arco degli anni il numero dei partecipanti è aumentato, partecipano poi anche bambini che non vengono solo da Isola, ma anche dai comuni limitrofi, quindi siamo partiti dai 10 bambini alla trentina di bambini che partecipano alla nostra assistenza.

A coordinare le attività è la professoressa Fulvia Grbac, che ci illustra com’è nata questa collaborazione estiva con la CAN, giunta ormai alla sua decima edizione?

Fulvia Grbac: Per un fatto di coincidenze e di attività già svolte in precedenza, siccome la CAN aveva iniziato undici anni fa quest’assistenza estiva per i bambini e io, avendo già l’anno precedente ancora, partecipato al progetto pilota di quello che è adesso questo progetto cheestate, artbambinialmanzioli.can, avevo fatto un progetto pilota che era “girotondo fra le stelle”, un laboratorio di tre giorni alla fine dell’anno scolastico per i ragazzi, con tutto quello che concerneva. Dopo, tra l’assistenza estiva si è pensato di collaborare, cioè Agnese Babic ha pensato di invitarmi e includere all’interno dell’assistenza estiva anche il laboratorio creativo, che non dura più solo tre giorni ma un’intera settimana, quindi cinque giorni, la prima settimana dell’assistenza estiva, la prima settimana di luglio, dove si crea, non soltanto dal lato figurativo, perché ai bambini do libertà di creare figurativamente e in altri modi, ma anche la possibilità di conoscere quella che è la nostra identità, la nostra storia, la nostra cultura nelle varie sfaccettature. Si invita sempre un professionista, può essere uno storico dell’arte, un architetto, un musicista, uno sportivo, insomma, varie persone che si occupano seriamente della loro materia e hanno, in un certo senso, un inizio di giornata con questo professionista che illustra un tema nello specifico. Dopodiché ci sono i laboratori.

Inizialmente avevamo anche la collaborazione con Katja Dellore, che drammatizzava la favola che io scrivevo, all’epoca, invece adesso per varie modalità le cose sono cambiate e adesso sono i bambini a raccontare la favola con questa dadolata, con questo gioco dei dadi illustrati che vengono gettati in un certo ordine e i bambini imbastiscono la loro idea della storia che viene loro in mente in quel momento. C’è quindi un divertimento all’inizio di ogni giornata con questa dadolata.

Alla fine della settimana c’è l’escursione che va a tema, dipende dall’anno, oramai ci sono stati vari temi, e quindi quest’anno era ch’estate medievale, e siamo stati a Valle, in Istria, a Due Castelli, al castello di San Vincenti e infine a questo nuovo parco medievale vicino a San Vincenti, che è stata un’esperienza bellissima, vedere i bambini che si divertivano prima, seriamente diciamo, camminando veramente in una città come due castelli, che non è più una città fantasma, però è una città vera medievale, e dopo in un parco giochi inventato adesso, però l’atmosfera medievale c’era, persino a pranzo che abbiamo fatto con i piatti di coccio. L’ultima giornata, di solito un lunedì, c’è invece una mostra, si presenta al pubblico, ai genitori, tramite slide show, ciò che è stato fatto durante tutta la settimana e poi si mostrano al pubblico i lavori fatti dai bambini.

D: Dalle sue parole il bilancio di quest’anno è stato decisamente positivo. Per quel che riguarda invece l’anno prossimo ha già qualche idea, ce la vuole svelare, o decide più in là?

Fulvia Grbac: Ci sono varie idee che frullano per la mente, devo vagliare un mucchio di situazioni, devo pensarci un attimo. Di idee ce ne sono tante, di temi ce ne sono stati molto finora, dal mare, agli animali, alle automobili eccetera. Vediamo cosa deciderò, comunque il tema è un pretesto per lasciare ai bambini di essere creativi, non devono necessariamente seguire questo tema, anzi, in un certo modo lo rivisitano. Vediamo cosa deciderò per il prossimo anno.

Jessica Vodopija