Un bellissimo fuoriprogramma, uno scalo non contemplato nel progetto originario, per la mostra della Società di studi storici e geografici di Pirano.
Del resto il conte Stefano Rota, del ramo piranese dei signori di Momiano, morto nel 1916, era muggesano per parte di madre, Teresa Michieli: famiglia importante, come documenta nel percorso espositivo un pannello realizzato ad hoc per l'allestimento al Museo Carà.
All'inaugurazione, grande soddisfazione è stata espressa da tutti i rappresentanti degli enti coinvolti in questa trasferta, a cominciare da Franco Biloslavo, responsabile della sezione di Muggia della Lega Nazionale. "Stefano Rota, piranese di madre muggesana e insieme appartenente al casato dei Rota di Momiano, rappresenta un'unione territoriale di una realtà istriana che oggi è divisa, ed è un piacere riportare in vista il personaggio", afferma Biloslavo.
E a dirsi entusiasta dell'iniziativa è anche il vicesindaco di Muggia Nicola Delconte, che dichiara: "Siamo a raccogliere il frutto di un grande lavoro di ricucimento di antichi legami. Finalmente. Non ci sono più confini, oggi li abbiamo abbattuti ancora una volta e siamo veramente contenti. Nel nome della venezianità e dell'istrianità, perché qui siamo a Muggia e siamo in Istria: e questo lo diciamo con grande orgoglio perché qualcuno forse se n'era dimenticato, in questi anni".
Commenta da parte sua Kristjan Knez, presidente della Società di studi storici e geografici di Pirano e direttore del Centro Carlo Combi di Capodistria: "Fa molto piacere poter proporre questa mostra anche a Muggia, e chi ci sia l'interesse sia dell'associazionismo sia dell'amministrazione comunale. Abbiamo portato l'esposizione in questo angolo d'Istria perché c'è un legame molto forte attraverso la madre di Stefano Rota, e spero che la mostra possa girare anche in altre località".
La rassegna, che si avvale di un importante finanziamento della Regione Veneto, rimarrà aperta al Museo Carà fino a domenica 28 aprile. Una visita guidata è in programma mercoledì 24.