“Smantellare il sistema della maturità si stato e permettere a una parte di studenti l’iscrizione alla singolo corso di laurea senza l’ esame di matematica non sarebbe corretto”. Questa, in sintesi, la risposta del ministro all’istruzione Radovan Fuchs all’interpellanza del deputato CNI , Furio Radin che ha evidenziato ancora una volta la questione della disparità di trattamento tra gli alunni che frequentano le scuole croate e quelle italiane. “Se la lingua è l’elemento fondante dell’identità nazionale e accettiamo che lo sia per quella croata perché non lo dovrebbe essere per l’identità della comunità nazionale italiana” ha affermato il deputato al seggio specifico illustrando i disagi che investono gli studenti delle scuole della minoranza. “Perché non seguiamo il modello adottato dalla Slovenia dove i maturandi hanno la possibilità di indicare la loro madrelingua e scegliere in base ad essa l’esame da sostenere” ha chiesto ancora Radin molto critico nei confronti dell’abuso che viene fatto sul tema della cosiddetta autonomia universitaria. “Autonomia significa libertà di pensiero, parola, di ricerca e non può riferirsi alla definizione e valutazione della lingua madre” ha sottolineato Radin che non soddisfatto della risposta del ministro Fuchs ha ricordato come in Croazia, solo gli studenti della Medie superiori italiane oltre che ad essere discriminati per il mancato riconoscimento della loro lingua madre nel punteggio finale complessivo devono sostenere un esame in più rispetto agli altri che ne hanno invece tre. “Un voto che è decorativo” ha spiegato Radin poiché - ha ricordato- non viene riconosciuto neanche a chi decide di studiare italiano a Zagabria.
(lpa)