Sono tre anni che la cultura in Slovenia non dispone di un documento programmatico vincolante. Un vuoto da colmare che il ministro Zoran Poznič ha inteso in tutta la sua serietà, da cui l'urgenza nell'approvare quanto prima le direttrici di attività in quello che viene considerato uno dei settori strategici a livello nazionale, anche perchè da questo documento dipendono l'organizzazione della rete culturale nel Paese, l'attività delle istituzioni, l'inclusione di queste e del variegato mondo della cultura nell'ambito della comunità dei popoli europei e del mondo. All'odierna riunione i membri del Consiglio non sono riusciti a discutere sui contenuti del nuovo Programma, tuttavia il ministro Zoran Poznič è stato esauriente nel presentare i punti chiave dell'importante documento, che fa leva soprattutto sull'assicurazione di costanti risorse per il settore cultura, specie per quanto riguarda gli enti pubblici. Tra le prerogative del prossimo periodo di attività anche il rafforzamento dei rapporti istituzionali tra i vari settori della cultura, la responsabilità per l'esistente infrastruttura culturale e per l'ottenimento di risorse aggiuntive. Considerato l'attuale momento di incertezza per la crisi di governo in corso si è preferito non affrontare pubblicamente il confronto sui contenuti del testo programmatico. Un documento valutato molto positivamente e che verrà discusso al più presto, probabilmente già alla prossima seduta ordinaria del Consiglio nazionale per la cultura.
Miro Dellore