Un viaggio attraverso l'Italia dei dialetti, 'accompagnati' da un siciliano doc che ha conquistato il pubblico, anche quello settentrionale. Gianfranco Jannuzzo, poliedrico attore con oltre quarant'anni di carriera cresciuto alla scuola di Gigi Proietti, è il protagonista dello spettacolo, ricco di colore, "Siciliano per caso?". Il monologo è il racconto del peregrinare di Giovannino, che ha lasciato l'isola per vicissitudini amorose, e vaga per l'Italia con mille difficoltà ad adattarsi a realtà regionali tanto diverse dalla sua. Questo il pretesto - spiegano gli autori Andrea Lolli e Roberto D'Alessandro - che è servito a esaltare le capacità istrioniche di Jannuzzo, che riesce a scatenare l'ilarità del pubblico grazie all'interpretazione di personaggi e situazioni comiche divertentissime. La straordinaria maestria dell'attore nel riuscire a parlare alla perfezione tutti i dialetti italiani è il punto di partenza della commedia che riporta nella nostra regione Gianfranco Jannuzzo, applaudito da ultimo due anni fa in un altro, brillante one-man show ("Recital") organizzato dal Consolato generale d'Italia a Capodistria in occasione della XIX Settimana della lingua italiana nel mondo.
"I dialetti sono da preservare, andrebbero studiati nelle scuole perché rappresentano la nostra ricchezza culturale, invece molte volte vengono snobbati", dice Jannuzzo. "Se ci pensiamo bene tutti noi abbiamo la cultura del nostro dialetto e tutti noi temiamo che si perda. È il nostro modo di comunicare più immediato. A volte pensiamo in dialetto e traduciamo in italiano, soprattutto se vogliamo arrivare al cuore del nostro interlocutore. Ed è una cosa bellissima, secondo me", aggiunge l'artista, che a Umago porta anche una testimonianza della sua passione per la fotografia: suoi gli scatti a fare da sfondo allo spettacolo in scena stasera al teatro Coslovich, e quelli esposti alla galleria comunale CMM, in una mostra personale visitabile fino al 31 dicembre.