Un pioniere dell'insegnamento musicale e dell'attività concertistica in città e in regione nel secondo Novecento. Questo è stato Vladimir Lovec, nato nel 1922 a Maribor, ma vissuto fin dai primissimi anni Cinquanta a Capodistria, dove si era trasferito all'indomani della conclusione degli studi di composizione e direzione d'orchestra all'Accademia di Lubiana. Tra i primi redattori musicali di Radio Koper-Capodistria, passò presto alla locale Scuola di musica, di cui fu preside per oltre un decennio e poi fino al pensionamento docente di pianoforte, contrappunto e storia della musica. Attivo anche nella direzione corale e orchestrale e come critico, tra i fondatori dell'associazione Amici della musica giunta quest'anno alla sua 59.esima stagione concertistica, è autore di composizioni di vario genere, compresa una "Sinfonia capodistriana" scritta nel 1977 la cui esecuzione, in programma a settembre, costituirà uno dei momenti importanti dell'Anno di Lovec proclamato dal Comune nel centenario della nascita del maestro.
Il variegato cartellone di eventi, di cui è coordinatrice la musicologa Helena Filipčič Gardina, prende il via oggi - nel giorno esatto dell'anniversario (6 aprile) - a Palazzo Gravisi Barbabianca, sede della Scuola di musica di Capodistria, con la presentazione di una pubblicazione che raccoglie musiche per pianoforte di Vladimir Lovec (scomparso nel 1992) rimaste finora inedite, e a seguire l'apertura di una mostra e un concerto.
Intanto già si annuncia in calendario anche un primo omaggio al terzo centenario della morte di Antonio Tarsia, "buon compositore" e organista della cattedrale vissuto fra il 1643 e il 1722, che sarà ricordato domenica 10 aprile nella sala San Francesco in un concerto del ciclo "Simfonic voices", protagonista l'orchestra da camera Camerata academica con il Coro dell'Università del Litorale, diretti dal giovane e brillante Slaven Kulenović.