Il pezzo forte è il suo violino, protagonista assoluto nella magnifica sala dei paesaggi e dei fiori (così chiamata per le splendide pitture murali). Il prezioso strumento, di cui Giuseppe Tartini fu eccezionale virtuoso, chiude il nuovo percorso museale che si snoda all'interno dello storico edificio, sulla piazza principale di Pirano, dove Giuseppe Tartini nacque nel 1692, da Giovanni Antonio, di origine fiorentina e "scrivano dei Sali" della Serenissima, e dalla piranese Caterina Zangrando. Fulcro dell'esposizione, nell'alcova, le lettere e altri documenti manoscritti e a stampa del Maestro delle Nazioni, lo strumento da lui usato per tracciare il pentagramma, la maschera mortuaria. Prossima ad essere completata e tutta nuova è la parte multimediale con postazioni che consentiranno di accedere a informazioni e dati sulla vita e l'opera dell'artista e sulla sua casa natale, e nuovo l'allestimento grafico che accoglie i visitatori. Dopo le polemiche che avevano suscitato sono stati sostituiti i pannelli esplicativi, che ora presentano l'italiano (e non lo sloveno) al primo posto e il logo Casa Tartini - da lungo tempo sede della Comunità degli italiani di Pirano - solo in lingua italiana. Il nuovo percorso museale è stato realizzato nell'ambito del progetto Interreg che ha visto il Comune quale capofila e la Comunità piranese tra i partner di un ampio spettro di attività di valorizzazione dell'eredità culturale del grande violinista e compositore, eclettica personalità dell'Illuminismo del quale si celebrano quest'anno i 250 anni dalla morte, avvenuta a Padova nel 1770. Un patrimonio, il suo, condiviso fra Slovenia e Italia, che può essere anche occasione di nuovi flussi di turismo musicale.
Il percorso museale di Casa Tartini avrà un doppio ente gestore. Alla Comunità degli italiani si affiancherà infatti il Museo del mare, cui è affidata per le cure la collezione
tartiniana. Al momento le visite sono possibili solo in gruppo e previa prenotazione, ma grazie ad uno stanziamento dal bilancio comunale a breve è prevista la presenza di un custode che garantirà un'ottimale fruibilità della struttura.

Ornella Rossetto

Foto Radio Capodistria
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