La presidente del consiglio composto da dodici membri ha reso nota la decisione alla presenza dei rappresentanti delle città candidate. Cristina Farinha ha tenuto a sottolineare che tutte meritavano di passare alla seconda tornata in quanto tutte avevano dimostrato una grande preparazione nella gara per il titolo. La maggioranza delle candidature sono risultate molto innovative, alcune sono state pensate come transfrontaliere, fatto questo molto positivo in quanto per la cultura si tratta di una caratteristica intrinseca. “La singola città concorrente ha già investito molto impegno e determinazione nel progetto, per cui indipendentemente dall’esito, vanno tutte considerate vincitrici” – ha osservato ancora Cristina Farinha. Nel 2025, saranno una città slovena e una tedesca a fregiarsi del titolo di Capitale europea della cultura. In Slovenia rimangono in gara Nova Gorica, Pirano, Ptuj e Lubiana. La città di Nova Gorica si propone assieme al partner contermine di Gorizia e con la medesima formula anche la città di Pirano è affiancata da Isola, Capodistria e Ancarano. Queste due proposte mirano a presentarsi come un luogo multiculturale e multinazionale, attento a quel messaggio di tolleranza e promozione culturale che ha sempre connotato la capitale europea della cultura. Sentiamo Martina Gamboz: “Soddisfatti? Tantissimo, l’Onda del cambiamento ha abbracciato già il territorio nazionale e internazionale partendo come un progetto che dall’Istria intende trasportare la dimensione regionale ad un livello europea e affermare i valori della multiculturalità in un territorio più ampio”.
Miro Dellore
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