"Dante è l'uomo su cui, per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che su qualunque altro uomo di quell'epoca", dice lo storico Alessandro Barbero, star della divulgazione e autore di una biografia del Sommo padre della nostra letteratura intitolata semplicemente "Dante" (Laterza). Un saggio documentatissimo che si legge come un romanzo e ci consegna il ritratto di un Alighieri immerso nel contesto del suo tempo, il Medioevo, di cui condivide valori e mentalità.
Del poeta fiorentino parla anche un altro libro di saggistica in cima alle classifiche di vendita delle ultime settimane in Italia: "A riveder le stelle" (Mondadori), firmato dal giornalista del Corriere Aldo Cazzullo. Un viaggio alla scoperta dell'identità nazionale, perché Dante secondo Cazzullo è "il poeta che inventò l'Italia". " Il "Bel Paese dove il sì suona", del resto, è definizione coniata da lui. "L'Italia - dice Cazzullo - ha questo di straordinario rispetto alle altre nazioni, non è nata dalla politica o dalla guerra ma da Dante e dai grandi scrittori venuti dopo dopo l'autore della Divina Commedia".
Ma il settecentenario dantesco ispira numerose altre iniziative editoriali. Alberto Casadei, uno dei massimi esperti dell'opera dell'Alighieri, ripercorre la vita di Dante e la fortuna del poema dalla ricezione più antica a quella moderna in un libro avvincente, "Dante. Storia avventurosa della Divina Commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata" (il Saggiatore). Ampio spazio è riservato nel volume alle metamorfosi del testo dantesco in altri media, come illustrazioni, cinema, fumetti e videogiochi. È lungo 1200 pagine, ma può essere letto anche a brani, per regioni, "L'Italia di Dante" (La Nave di Teseo) di Giulio Ferroni, altro pezzo da novanta dei nostri studi, che va nei luoghi della Divina Commedia alla luce della tradizione e dell'oggi, toccando anche Pola e l'Istria.
Dal libro del professor Ferroni prende le mosse un progetto turistico-letterario della Società Dante Alighieri che sarà avviato a marzo in una nuova piattaforma digitale secondo itinerari che seguono le tracce dantesche. Il primo condurrà a Ravenna, dove Dante si spense in esilio nel settembre del 1321.
Ornella Rossetto