Il secondo dei lavori in programma sui canali social, Facebook e Youtube de La Contrada si intitola "Il clacson di Dante" ideato da Corrado Premuda insieme a Francesco Facca, Valeria Gadaleta, Matilde Soliani e Francesco Amerise. Sarà proposto dagli spazi del Teatro dei Fabbri e in Sala Polacco domani alle 18,00. Partendo dalla tradizione di suonare il clacson nella galleria naturale sulla strada costiera che porta a Trieste, sotto al profilo di roccia di Dante, gli artisti hanno indagato sulla figura per così dire scomoda di Dante, mescolando i linguaggi: la drammaturgia, il teatro-danza, la musica e il video. «Il politicamente scomodo - spiega lo scrittore Corrado Premuda - è il fil rouge dell’iniziativa, partendo proprio da Dante, figura scomoda per eccellenza a partire dalla sua Divina Commedia in cui giudica e punisce diverse figure storiche. Altrettanto politicamente scomodo è suonare il clacson nella galleria naturale sulla Costiera. Nello spettacolo vengono proposte testimonianze di automobilisti di varie età e diverse generazioni sull'uso di suonare il clacson sotto la galleria per capire cosa ne pensa la gente. E "Il clacson di Dante" inscena proprio un viaggio in auto, un viaggio fantastico e metaforico che al momento è solo virtuale. Il prossimo appuntamento del 24 gennaio con “Peregrinationes”, la proposta di tre attori performer suggeriscono l'esplorazione della montagna del Purgatorio di Dante e la dimensione del viaggio, anche quello interiore. (mid)
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