Fjodor Dostoevskij è senza dubbio uno degli autori che più hanno rivoluzionato e influenzato la cultura letteraria, divenendo uno dei punti di riferimento della letteratura e della filosofia ottocentesca. Senza parlare dei temi affrontati, le riflessioni di natura filosofica e le polemiche dal carattere storico, che hanno inevitabilmente contribuito a rendere la sua opera ancor più viva e attuale. "I 'Fratelli Karamazov' sono il romanzo più grandioso che sia mai stato scritto'', scriveva scriveva Sigmund Freud a proposito di Fedor Dostoevskij, nato a Mosca l'11 novembre 1821, duecento anni fa. Dostoevskij è noto soprattutto per aver anticipato le più grandi tematiche della letteratura del Novecento, tra cui l’angoscia, la riflessione sull’animo umano e il bisogno di redenzione, ma anche per aver affrontato tematiche facenti parte della cultura popolare e storica dell’epoca, tra cui il gioco d’azzardo, il valore della religione e le convenzioni imposte dalla società dell’Ottocento russo. Con il romanzo ''Memorie del sottosuolo'' nasce la letteratura moderna realista e sempre più Dostoevskij abbandona la narrazione fluente del grande romanzo ottocentesco per concentrarsi su nodi di rilievo esistenziale. I temi affrontati in gioventù emergono anche nei più grandi capolavori di Dostoevskij, tra cui “Il giocatore”, “Delitto e Castigo”, “I demoni” e “I fratelli Karamazov”, il suo ultimo romanzo. Il grande romanziere viene ricordato in questi giorni in tutto il mondo. Alle celebrazioni partecipa anche la Slovenia con una mostra e una serie di appuntamenti dedicati allo scrittore al Centro culturale Ivan Cankar, a cui prenderà parte in qualità di ospite la storica della letteratura, Ljudmila Ivanovna Saraskine. (mid)
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