"Passione, lotta, amore e intense risate". Juliette Gréco, icona della canzone francese, raccontava così la sua vita intensa.
Nata a Montpellier nel 1927, cantante ma anche attrice in molti film, a 16 anni nella Resistenza, era stata la voce della Francia liberata e nella Parigi degli anni Cinquanta la musa di artisti, poeti e intellettuali come Jean-Paul Sartre e Jacques Prévert, conquistati dalla bellezza e dal fascino di quella giovane donna moderna e dalla voce scura e suadente che fanno a gara per scriverle testi. Negli anni Sessanta il suo repertorio si amplia con le composizioni di altri grandi chansonnier dell'epoca: scrivono per lei Charles Aznavour, Léo Ferré, Serge Gainsbourg, Jacques Brel o Georges Brassens. Una carriera caratterizzata anche da un forte impegno politico, a fianco delle battaglie civili, a cominciare da quelle per l'emancipazione femminile. Tre matrimoni, il secondo con l'attore Michel Piccoli, e una storia d'amore alla fine degli anni quaranta con il trombettista Miles Davis di passaggio nella capitale francese. Da tempo Juliette Greco aveva smesso di esibirsi, da quando nel 2016 era stata colpita da un ictus e aveva perso la sua unica figlia. Annunciando il suo ritiro dalle scene aveva detto: "Vorrei continuare per sempre, il pubblico e il desiderio non mi hanno abbandonato. Ma il corpo rischia di farlo". Resta il ricordo di una grande artista che ha resistito al tempo e alle mode, e di una voce inconfondibile e unica. (ornella rossetto)
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