Lo anticipa il direttore dell'Istituto Stefano Faggioli in un'intervista a Radio Capodistria che abbiamo trasmesso in questi giorni e di cui vi riproponiamo uno stralcio
Non solo letteratura o arte, ma anche attenzione a settori come moda, design, architettura, una programmazione ad ampio spettro che vuole bilanciare tradizione e novità, coniugando ambiti classici e altri meno frequentati. Stefano Faggioli, dallo scorso ottobre direttore dell'Istituto italiano di cultura di Lubiana, ci illustra le linee guida dell'istituto per il 2022.
La cornice in cui iscriverà parte delle attività è la campagna di comunicazione a sostegno del Made in Italy lanciata dalla Farnesina e denominata be IT, spiega Faggioli, che a Lubiana è arrivato dalla sede di Londra.
"Le linee guida dell'IIC saranno plasmate anche sulla campagna valoriale be IT che è stata avviata dal Ministero nel corso della seconda parte di quest'anno e che arriverà fino a luglio del 2022. Attraverso questa campagna il Ministero intende promuovere il Paese nel suo complesso mettendo in luce alcuni valori fondamentali dell'italianità, come la passione, la creatività, il 'saper fare'. La programmazione del prossimo anno è stata pensata nell'ambito di questo concetto. Desidero essere presente sia sulla costa sia negli altri ambiti del territorio sloveno. Alcune direttrici saranno celebrazioni di grandi anniversari, primo fra tutti quello di Pasolini, ma anche quello di Tartini, essendo stato proclamato per l'anno prossimo dal governo sloveno l'anno tartiniano. Non mancheranno le ricorrenze del Ministero come la Settimana della cucina, la Settimana della lingua italiana o la Giornata del design. Inoltre ci sarà una particolare attenzione alla sostenibilità, che farà un po' da filo conduttore a tutti quegli eventi che si legano al mondo del design e dell'architettura, ma che abbraccerà anche alcune presentazioni di carattere letterario e in certa misura anche artistico. Infine non posso dimenticare il fatto che vogliamo bilanciare tradizione e novità, settori come letteratura e arte, e settori 'nuovi' come moda, design e architettura, coniugando il patrimonio culturale più tradizionale con uno sguardo attento al contemporaneo".