Doveva essere solo un titolo di lavoro, "Miscellanea", invece è rimasto. A riunire quattro narrazioni brevi di Nelida Milani che diventano sulla scena dei piccoli atti unici e raccontano altrettanti aspetti della vicenda anche poetica dell'autrice, formidabile narratrice, nota anche in Italia per il libro-diario "Bora", un classico della letteratura dell'esodo. " C'è il genere drammatico e quello ironico o che addirittura si avvicina alla farsa" spiega il regista Mario Brandolin, che cura anche la drammaturgia, ed è tornato a Fiume per la terza volta, dopo "Sposite e te vedarà" di Pippo Rota e "Le quinte della vita", scritto e interpretato da Rosanna Bubola. "In questi racconti, la dimensione forse più congeniale alla scrittrice - osserva il regista - c' è una tale forza vitale di umanità, per cui abbiamo cercato di mantenere proprio il taglio del racconto all' interno del quale si accendono i personaggi". La scrittura dell'autrice di Pola si presta bene alla trasposizione teatrale? "Sì, si presta bene, intanto perche i personaggi sono molto udibili, molto ben definiti; e poi perché la lingua che Milani usa, è una lingua non dico meticciata, perche non arriva a tanto, però ci sono delle inflessioni dialettali, delle costruzioni sintattiche dialettali, addirittura delle parole in dialetto che arrivano come delle ventate di vita, come delle ventate di verità".
A dare voce e corpo ai personaggi, sul palco, gli attori della compagnia stabile. Ci sarà anche la nuova arrivata, Serena Ferraiuolo.
"La ragazza è brava, chiaramente appena da qualche anno diplomata alla Scuola Paolo Grassi, però è molto attenta, molto curiosa e credo anche molto stimolata" conclude il regista Mario Brandolin.
Dopo l'anteprima a Palazzo Modello, la nuova produzione del Dramma italiano - l'ultima della stagione - sarà in tournée in Istria, con rappresentazioni a Parenzo (sabato 21 aprile), Isola (martedì 24) e Buie (venerdì 27).