“Dio di illusioni. La storia segreta” è il romanzo d’esordio della scrittrice americana, nata a Greenwood, in Mississippi, con l’ultimo “Il cardellino” ha vinto nel 2014 il premio Pulitzer per la narrativa. I suoi libri sono diversi da quelli di tutti i narratori affermatisi negli ultimi trent’anni per ambientazione, stile, personaggi, riferimenti culturali e necessità espressiva. Ha scritto solo tre libri, uno ogni dieci anni, ma è diventata una star della letteratura sin dal romanzo d’esordio Dio di illusioni, che in originale si intitola The secret history. Da poco il romanzo ha un titolo anche in sloveno, »Skrivna zgodovina«, tradotto dallo scrittore e traduttore Uroš Kalčič. Traduzione, assieme a quella del romanzo “Il cardellino” della Tartt, riconosciuta dagli esperti del settore come la migliore dell’ultimo anno e per le quali ha vinto il prestigioso Premio Anton Sovre. In riferimento al suo lavoro Uroš Kalčič ha osservato ieri nel corso della cerimonia sempre che il traduttore letterario deve sempre porsi in secondo piano, cercando sempre di dare l’impressione al lettore di leggere l’originale. E’ inoltre convinto sia essenziale mantenere la massima fedeltà al testo originale. “Non è stato semplice tradurre in sloveno i corposi romanzi di Donna Tartt – ha osservato ancora- ma è stato estremamente piacevole. I due romanzi contengono molti neologismi e quindi è stato necessario consultare diversi vocabolari, lasciando spazio anche alla propria intuizione e immedesimandosi nella psicologia dei testi e della scrittrice”. Ambedue i romanzi sono stati pubblicati dalla casa editrice Cankarjeva založba di Lubiana.