Dedicato al padre del violino italiano e ai musicisti legati alla sua figura, fa parte del progetto transfrontaliero, finanziato dall'Unione europea, che va sotto il nome di "tARTini: Turismo culturale all'insegna di Giuseppe Tartini", un'iniziativa di ampio respiro che unisce Pirano a Padova e a Trieste, per promuovere l'eredità culturale del Maestro delle Nazioni.
Un vero e proprio festival dedicato al grande violinista e compositore di Pirano, protagonista della storia musicale italiana ed europea. Così è stato presentato a Trieste il cartellone musicale "Il suono di Tartini": concerti, prime esecuzioni e interpreti d'eccezione per accompagnare il conto alla rovescia verso i 250 anni della morte del musicista, che cade nel 2020. Un calendario di appuntamenti per ritrovare la personalità carismatica del maestro settecentesco e dei suoi allievi. Il via è pressoché immediato: venerdì 8 marzo il duo composto da Lorenzo Ghielmi clavicembalo e Mayumi Hirasaki violino inaugurerà il programma nella sala Tartini del Conservatorio, dove, fino a settembre si svolgeranno tutti e sette i concerti (con l'eccezione del penultimo, il 6 settembre, che si terrà nella sala del Ridotto del Teatro Verdi).
Tuttavia non si esauriscono nella programmazione di questo ciclo di eventi musicali le iniziative e le attività del Conservatorio triestino nell'ambito del progetto trasnfsrontaliero tARTini. "Da parte del Conservatorio - spiega il direttore Roberto Turrin - il progetto prevede la cura di un portale, denominato Discover Tartini, dove saranno caricati, digitalizzati, oltre seimila records relativi alla produzione libraria, documentale ed epistolare del compositore. Si tratta di un lavoro molto importante che completa questa serie di concerti. Oltre a ciò, il Conservatorio aprirà uno spazio permanente al suo interno in cui verranno esposti al pubblico in gratuita fruizione i preziosi cimeli tartiniani già presenti nel Conservatorio, che diventeranno quindi di possibile pubblico accesso e studio".
Ornella Rossetto