Nemanja Cvijanović, fiumano classe 1972, docente di pittura all'Accademia di belle arti di Venezia (dove si è formato), è un nome di spicco dell'arte concettuale croata, un artista multimediale che ama confrontarsi con la storia e il nostro rapporto con la storia. Il suo lavoro, veicolo di una critica anche feroce nei confronti della società contemporanea e della sua crisi di memoria, ne fa un autore che può apparire di primo acchito platealmente provocatorio, come nel caso della contestatissima installazione raffigurante una Stella rossa realizzata per Fiume Capitale europea della cultura 2020. La vasta retrospettiva che gli dedicano ora le Gallerie costiere, con oltre cento opere degli ultimi vent'anni riunite in quattro sedi espositive (a Pirano, la Civica; a Capodistria le Gallerie Loggia e Medusa e il Magazzino Libertas), offre l'occasione per conoscere più da vicino la sua arte. Che interroga ciascuno di noi, da cui il titolo "La piazza dei non indifferenti".
"Con questa grande antologica, che comprende foto, installazioni, dipinti e molto altro", spiega Mara Ambrožič Verderber, direttrice delle Gallerie costiere, "l'artista ci offre una riflessione su queste contraddizioni, sul modo in cui noi, invece di costruire la pace e di costruire ponti, continuiamo in maniera cieca a creare conflitti, e a non capire che la storia è lì perché ne possiamo trarre insegnamento e non per essere ripetuta".
Come mai, chiediamo a Nemanja Cvijanović, il riferimento così frequente nella sua opera ai fatti della seconda guerra mondiale, alla Resistenza, all'antifascismo?"
"Stiamo vivendo - risponde l'artista - a un revisionismo storico in relazione alla seconda guerra mondiale che secondo me è pericoloso, perché questo porta a nuovi fascismi, a nuovi nazismi". E aggiunge : "I miei lavori vogliono aprire una discussione. Perché l'arte ha questa possibilità, di poter parlare di cose come la politica non riesce a fare o di cui non ha il coraggio di parlare".
La mostra, con tanti prestiti da istituzioni museali croate, si visita fino al 21 maggio prossimo.
Quanto alla Stella rossa delle polemiche, è esposta alla Galleria Loggia.